“Sono molto felice”. Una frase per alcuni versi anche scontata, soprattutto nel calcio di oggi. Ma che a volte ha un significato diverso, più intenso e profondo. Come nel caso di Paulo Dybala, che quella frase così piccola ma significativa la espresse esattamente un anno fa, appena sbarcato a Faro, in Algarve, per firmare il suo contratto con la Roma.
Era il 18 luglio del 2022 e i giallorossi erano già in Portogallo da un po’ per lavorare a temperature migliori di quelle percepite (anche adesso) in quel di Trigoria. Ad accompagnare Paulo nel suo viaggio da Torino a Faro c’era il suo agente Jorge Antun, l’uomo del marketing Carlos Novel e ovviamente Tiago Pinto, il general manager giallorosso, che per chiudere la trattativa si era chiuso per tre giorni in un albergo di Torino. Un anno dopo Dybala è ancora felice e lo dimostra pure in queste ore in campo, anche se si aspetta un segnale dalla Roma.
Dybala in questi giorni sta lavorando duro a Trigoria, con temperature torride. E, come tutto il gruppo, non vede l’ora di volare ancora in Portogallo (ad Albufeira, dove la Roma sarà dal 22 luglio al 2 agosto), con un clima sicuramente migliore e un caldo più mite. Ieri, tra l’altro, sono sbarcati al centro tecnico Fulvio Bernardini anche gli otto nazionali finora assenti (Cristante, Spinazzola, Rui Patricio, Bove, Ibanez, Ndicka, Celik e Pellegrini) e Mourinho può lavorare finalmente con un gruppo più ampio.
Ma la stella polare resta ovviamente lui, Dybala, su cui la Roma poggia gran parte delle aspettative per la prossima stagione. Paulo è carico, felice perché Roma lo rende tale. Sicuramente molto meno ansioso dello scorso anno, quando ad inizio luglio non aveva ancora una squadra, con la Juventus che lo aveva lasciato libero e la trattativa con l’Inter che non riusciva a decollare. Lì si è inserito Pinto, riuscendo a portarlo nella Capitale.
E un anno dopo Dybala è sempre più convinto di aver fatto la scelta giusta, non fosse altro per tutto l’amore che gli ha riversato addosso la gente giallorossa. Ad iniziare da un’altra data simbolo, il 27 luglio dello scorso anno, quando l’argentino venne presentato davanti a quasi dieci mila persone all’Eur, zona sud di Roma, con una scenografia particolare che colorò di giallo e di rosso (oltre che di grande passione) il Colosseo Quadrato, come viene chiamato il Palazzo della Civiltà italiana.
Adesso, però, bisognerà mettere presto tutti i paletti giusti. E anche necessari. Perché Dybala lo scorso anno in Portogallo firmò un contratto triennale fino al 2025 (con opzione per il quarto anno) a cifre relativamente basse (3,8 milioni di euro più bonus, che poi lo hanno portato ai 6 complessivi). In quel contratto c’è una clausola per l’estero da 12 milioni di euro (con scadenza il prossimo 30 luglio) che fa gola a tanti club, sia in Premier (Chelsea su tutti) sia in Arabia Saudita, il nuovo eldorado del calcio mondiale.
Finora di offerte reali a Dybala non ne sono arrivate, ma telefonate di interesse al suo entourage quelle sì. Entourage che si aspettava di aver già risolto il problema del rinnovo contrattuale, con la Roma che è pronta ad alzare il fisso dell’argentino fino a 6 milioni, cancellando però proprio quella clausola.
Antun, l’agente di Paulo, sarà di nuovo a Roma alla fine di questa settimana e magari ci sarà anche l’occasione di mettersi a tavolino con Tiago Pinto, prima che il g.m. voli in Portogallo per la seconda parte del ritiro giallorosso. Magari Pinto sperava di poter chiudere Morata (legatissimo a Dybala) e di poterlo presentare all’argentino come il regalo per la prossima stagione. O forse aspetta solo un segnale dai Friedkin che – però – ancora non è arrivato. Dybala a Roma è felice, ora si tratta solo di renderlo ancora un po’ di più.
FONTE: La Gazzetta dello Sport – A. Pugliese
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