Da una parte, la Lazio, senza il suo re, Immobile; dall’altra, la Roma, con i suoi bomber a salve, Abraham che non segna in campionato dalla partita del 4 febbraio contro l’Empoli e con Belotti che è ancora a secco in questo torneo. C’è Dybala e, in attesa che si risveglino gli altri, è lui la certezza di Mou. José ha anche pensato a una soluzione alternativa in attacco, quella che Sarri è invece costretto a inseguire, vista l’assenza forzata di Ciro, per non dare riferimenti ai due centrali della Lazio, sfruttando le qualità e i movimenti dell’argentino e gli inserimenti dei trequartisti, Pellegrini su tutti. Il dubbio è proprio qui: un centravanti vero o un altro trequartista? Wijnaldum, che ieri è stato anche provato al fianco di Cristante o El Shaarawy, che però Mou spesso utilizza da esterno a tutta fascia?
Il falso nove è un’opzione. José deve solo capire questa mattina come starà Matic, ancora debilitato. In caso di assenza del serbo, l’olandese sarà in mediana al fianco di Cristante. L’unico dubbio di Sarri, invece, è legato a Lazzari, che insidia timidamente Hysaj. Il resto è scontato, con Cataldi al posto di Vecino squalificato. Le assenze di Immobile e Vecino pesano, mentre nella Roma è forte la mancanza di Mourinho in panchina, lui che il derby ha pensato di accenderlo con qualche dichiarazione “provocatoria”.
Il derby è una partita che entrambe vogliono vincere, con la Roma con qualche obbligo in più, perché in caso di sconfitta si troverebbe in ritardo nella corsa Champions e con uno svantaggio (di sei punti virtuali) alla luce della sconfitta dell’andata. Poi ci sono i due capitani: Pellegrini ha tolto i punti ed è libero, se lo vorrà, di giocare senza la protezione alla testa; Milinkovic c’è – all’andata squalificato – ma ha bisogno di accendersi, in quello che forse potrebbe essere il suo ultimo derby. Mourinho ha bisogno di vincere ma difficilmente vedremo una Roma arrembante dal primo minuto, non è nel suo dna.
Sarri invece potrebbe optare per una squadra in stile Napoli, pronta a bloccare gli esterni della Roma e ripartire. Sa bene il tecnico della Lazio che Mou non aspetta altro che poter controgiocare e difficilmente prenderà in mano il possesso. Lazio e Roma non dovranno fare altro che mostrare il loro lato migliore: la difesa. Napoli a parte, Sarri e Mou hanno le migliori del campionato, 19 contro 21 reti subite.
FONTE: Il Messaggero