Mancini sembra essere nato per prendersi delle responsabilità. “E’ un giovane-vecchio” sostengono amici e compagni di squadra. Giovane dal punto di vista anagrafico (24 anni), “vecchio” considerato il modo di stare in campo e le 138 presenze già accumulate tra i professionisti. Sul terreno di gioco Fonseca non ci rinuncia mai: al netto di un problema muscolare e di una squalifica, il classe ’96 è sempre stato titolare in campionato.
A Trigoria è un punto di riferimento e insieme a Pellegrini, Cristante, Spinazzola e Mirante fa parte del comitato di spogliatoio che in questi giorni ha affrontato la questione Dzeko. Senza Smalling, out di sicuro contro l’Udinese e nell’andata dei sedicesimi di Europa League, il 24enne sarà il faro di un terzetto difensivo under 25 con Ibanez e Kumbulla (classe 1998 e 2000). Mancini ha il chiodo fisso della Champions League (non l’ha mai giocata), ma ovviamente punta forte pure sull’Europeo di giugno.
FONTE: Il Corriere dello Sport – G. Marota