A testa alta. È così che Gonzalo Villar sta pian piano prendendo sempre maggior dimestichezza con le chiavi del centrocampo della Roma. Testa alta non solo per il modo che ha di portare il pallone e disegnare in modo preciso le geometrie della squadra, ma soprattutto perché lo spagnolo grazie all’umiltà e al lavoro quotidiano sta scalando velocemente le gerarchie di Fonseca, che sembra intenzionato a concedergli una chance importantissima contro l’Inter. A parte l’ininfluente Juventus-Roma di fine campionato scorso, sarebbe il primo vero test da titolare in un big match.
Nel giro di 12 mesi il classe ’98 ha imparato quasi perfettamente l’italiano e sembra essere entrato totalmente in sintonia con l’ambiente romano. Oltre ad adorare la città, Villar è sempre uno dei giocatori più disponibili con i tifosi e non perde occasione per interagire e scherzare con loro sui social network. Ad esempio, dopo la vittoria del 3 gennaio contro la Sampdoria, il centrocampista ha risposto con una battuta a chi auspicava una sua chiamata in nazionale di Luis Enrique: «Speriamo che abbia Dazn a casa».
Villar spicca anche per doti da «uomo spogliatoio» come dimostra la sorpresa organizzata insieme a Pedro per celebrare al prima doppietta italiana di Borja Majoral: i due hanno atteso l’ex Real in sala riunioni prima di intonare un coro da stadio in suo onore. Il suo atteggiamento spontaneo e i suoi modi genuini stanno conquistando il popolo romanista, che in lui rivede il mediano metodista che anche negli anni passati è stato il marchio di fabbrica della Roma: da Cordova fino ad arrivare al primo De Rossi o a Pizarro con Spalletti.
Giocatori in grado di dare un’identità alla squadra, pronti a sacrificarsi o ad individuare linee di passaggio invisibili e per questo destinati ad entrare nel cuore della gente. Più di qualcuno teme che le prestazioni dello spagnolo possano presto far piombare a Trigoria un’offerta di qualche big europea, ma rispetto al passato la sensazione è che i Friedkin vogliano creare le fondamenta della nuova Roma con un certo tipo giocatori.
E Villar ricalca in pieno le caratteristiche individuate dalla nuova proprietà: giovane, con margini di crescita e ingaggio sostenibile. Intanto dopo essere sceso in campo dal 1′ a Crotone, per Villar il prossimo esame di maturità arriva domenica alle 12.30. Dovrebbe essere lui ad affiancare Veretout nel big match contro l’Inter, con Pellegrini che – insieme a Mkhitaryan – agirà alle spalle di Dzeko. Pedro infatti è ancora alle prese con la lesione al flessore che probabilmente rischia di fargli saltare anche il derby.
Buone notizie da Spinazzola che è tornato ad allenarsi in gruppo e insieme a Karsdorp (ieri allenamento di scarico programmato insieme a Mkhitaryan) dovrebbe comporre la coppia titolare sulle fasce. La rifinitura di oggi invece servirà a Fonseca per sciogliere il dubbio portiere: Mirante è pienamente recuperato ma è attualmente in ballottaggio con Pau Lopez. In casa Inter invece Vidal è pronto a sostituire Galiardini, mentre a sinistra Darmian dovrebbe prendere il posto di Young. Recuperato Lukaku.
FONTE: IL Tempo – E. Zotti