Dopo l’arrivo di Friedkin l’obiettivo della Roma è tenere i gioielli. Blindare Zaniolo e Pellegrini diventa quindi la priorità assoluta, poi si proverà a riportare in giallorosso Smalling: se non dovesse andare a buon fine l’affare con lo United, la seconda pista porta al 33enne Vertonghen. Detto che Pedro (operatosi alla spalla dopo l’infortunio del 1 agosto, ne avrà per un mese) è già stato preso a parametro zero dal Chelsea, l’altra entrata riguarderà un terzino destro, ma i profili ancora non sono noti.
Capitolo Stadio: Raggi continua a lavorare in un’unica direzione. La settimana prossima passerà in giunta la convenzione urbanistica che poi a settembre arriverà in assemblea capitolina. Friedkin non ostacolerà l’iter già avviato e già avrebbe contattato l’immobiliarista Vitek, che rileverà l’Eurnova da Parnasi.
Le cifre della cessione: le società controllanti della Roma e il Friedkin Group hanno spiegato i dettagli dell’accordo e la modalità di distribuzione della liquidità: il corrispettivo complessivo verrà pagato al venditore in cash ed è pari a 199 milioni. Viene anche evidenziato che la «As Roma Spv ha assegnato un enterprise value all’intera operazione di circa 591 milioni di euro considerati tutti gli assets di AS Roma Spv (incluso il club) e attribuendo più in particolare al club una valutazione di circa 549 milioni». Possibile che con la nuova proprietà la società non sia più quotata in Borsa.
FONTE: La Repubblica