Consumava con gli occhi i suoi idoli di bambino romanista Lorenzo Pellegrini, come Francesco Totti, eppure la storia del numero 7 giallorosso non ha molti paragoni nella storia recente: non è nato con le stigmate del campione assoluto e, di certo, non ha ricevuto gli abbuoni che Roma sa concedere ai propri figli. Non sono poi così lontani quei momenti in cui sulle prestazioni di Lorenzo piovevano critiche dai suoi stessi tifosi, critiche – e insulti – che lo costrinsero a prendere una posizione netta per difendere, oltre che se stesso, anche la sua famiglia.
E fino all’arrivo di Mourinho alla Roma la storia di Pellegrini sembrava stregata: da un talento che non riusciva a prendere il volo alle circostanze che lo hanno portato a non poter partecipare ad Euro 2020, per infortunio. In questa stagione la musica è cambiata e ora il numero 7 vede il rinnovo. E’ il centrocampista che segna di più in Europa e in Serie A solo Vlahovic ha fatto gol come lui. La prossima settimana ci sarà un nuovo appuntamento per decidere il futuro del centrocampista della Roma, anche per parlare della questione legata ai diritti d’immagine.
FONTE: La Gazzetta dello Sport