Tre punte a disposizione: è quello che si augura Daniele De Rossi per la sfida di giovedì contro il Bayer Leverkusen e per tutto il finale di stagione, caratterizzato da un calendario fitto e contro avversarie di alto livello. Partiamo da colui che, per tutta la stagione, è stato il titolare pressoché inamovibile della Roma, quel Romelu Lukaku sceso in campo 42 volte finora, per un totale di 3.490’ (soltanto Mancini e Cristante, in rosa, hanno collezionato più minuti): il belga sta smaltendo il problema muscolare accusato nel ritorno dei quarti contro il Milan e domenica, dopo la gara del San Paolo, DDR ha lasciato filtrare cauto ottimismo sul recupero suo e di Smalling.
Chiaramente, la speranza è quella di poter partire con “Big Rom” dall’inizio, per poi magari riservare uno spezzone a uno tra Azmoun e Abraham. Lukaku, del resto, ha confermato anche quest’anno il buon feeling con l’Europa League, mettendo finora a referto 7 gol in 11 partite; nella classifica cannonieri lo precede soltanto Aubameyang, a quota 10. Rimasto a secco nella doppia sfida contro il Milan, Romelu vorrà di certo riprendere la marcia, con l’obiettivo di disputare la seconda finale della sua carriera nel torneo, dopo quella persa con l’Inter contro il Siviglia nel 2020. Pur non avendo brillato nelle ultime uscite prima dell’infortunio, Lukaku rimane uno degli imprescindibili della Roma: lo era con Mou, e continua ad esserlo con De Rossi. (…)
Sapevano bene, Tammy Abraham e Sardar Azmoun, che in questa stagione (seppur per ragioni diverse) avrebbero dovuto lottare con le unghie e con i denti per ritagliarsi un po’ di spazio: chiusi da un centravanti top come Lukaku, l’iraniano reduce da una stagione non esaltante al Bayer Leverkusen e l’inglese vittima lo scorso 4 giugno della rottura del legamento crociato non godevano certo dei favori del pronostico. Eppure, giorno dopo giorno, settimana dopo settimana, Azmoun è riuscito a ritagliarsi un po’ di spazio, rivelandosi utilissimo quando è stato chiamato in causa. Dopo il gol al Bologna, purtroppo ininfluente, al San Paolo l’iraniano ha conquistato il rigore poi trasformato da Dybala, e nel complesso si è ben disimpegnato.
Abraham, costretto a giocare forse più del previsto appena rientrato, in virtù del ko di Lukaku, contro il Napoli ha ritrovato il gol esattamente 365 giorni dopo l’ultima volta (Roma-Milan 1-1 del 29 aprile 2023). Un’iniezione di fiducia importante per l’inglese, ancora non al top, ovviamente, ma sempre generoso e propositivo quando mandato in campo da De Rossi. Il tecnico ha avuto parole di elogio per Azmoun e Tammy dopo la gara di Napoli, ribadendo la loro utilità da qui a fine stagione. (…)
Anche perché hanno tutti caratteristiche differenti tra loro: “Big Rom” è un centravanti abile a giocare da boa, abituato anche a fare reparto da solo; Tammy, invece, è più rapido e spesso alla ricerca della profondità; Azmoun è in realtà un jolly offensivo, più seconda punta che prima per caratteristiche tecniche, uno che ama abbassarsi e costruire insieme ai compagni. (…)
FONTE: Il Romanista – L. Latini