Questa notte non ripaga certo dell’amarezza vissuta ventisette anni fa e di quell’indigesto gol di Vavra, ma una dolce verità la dice: la Roma di Coppa non sbaglia, balza al primo posto e se non si suicida, chiuderà la prima fase d’Europa League da prima nel girone, evitando il noioso playoff. Le sarà sufficiente non perdere a Praga il 9 novembre e vincere le restanti due sfide con Servette e Sheriff.
Il successo contro lo Slavia, per due a zero (e potevano essere di più), arriva forte e chiaro, non come quello di domenica contro il Monza, tirato un po’ per i capelli. La Roma domina dai primi secondi, e chiude il conto con le reti di Bove e un missile di Lukaku. (…)
La Roma sbiadita di inizio stagione sembra aver voltato pagina, almeno in Europa League è così, avendo vinto tre partite su tre, con otto reti segnate e solo una subita (in vantaggio con lo Slavia anche nella differenza reti). Cinque sono le vittorie di fila, comprese quelle di campionato, con una sola rete incassata (Nandez a Cagliari, su rigore, e sul quattro a zero per i giallorossi).
Si è elevata anche la qualità del gioco, la squadra ha ritrovato la sicurezza perduta. Il modo migliore per preparare la sfida di domenica, presentando un Lukaku in grande spolvero e una squadra più sciolta. (…)
FONTE: Il Messaggero