Ma quale Galatasaray, ma quale addio, Paulo Dybala è al centro della Roma del presente e del futuro. Per qualità, carisma, leadership, giocate e gol. Come quello straordinario segnato ieri a San Siro contro il Milan. E adesso l’argentino non dovrà attendere troppo la fatidica chiamata del club per parlare del contratto, per blindarlo nella Capitale eliminando la clausola rescissoria da 12 milioni che si attiverà nuovamente nei primi 15 giorni di gennaio.
Ma probabilmente anche per decidere di rinnovare consensualmente l’accordo (mentre è sempre più vicino quello automatico di un anno) magari spalmando anche il ricco ingaggio su più anni. I tentennamenti prima estivi e poi invernali della Roma e del giocatore sembrano ormai un lontanissimo ricordo. La Roma è sua, la gestisce in campo tra ritmi e qualità, la trasforma con le sue giocate dandole una marcia in più.
A San Siro si è acceso il suo talento. Regista in mezzo al campo, metronomo della squadra, goleador implacabile. Un destro al volo magnifico su altrettanto magnifico assist di tacco di Dovbyk: una rete che a San Siro contro il Milan mancava da dieci anni (giocava ancora al Palermo) e che ha dato la scossa alla squadra dopo la doccia fredda della rete siglata da Reijnders. Un capolavoro di tecnica, coordinazione e intelligenza.
FONTE: Il Corriere dello Sport – J. Aliprandi