Si sono tolti più soddisfazioni loro in due stagioni e mezzo che la precedente gestione nei dieci anni alla guida della Roma. Di sicuro per i trofei portati messi in bacheca. I Friedkin non possono che essere soddisfatti di come è cominciato il loro percorso in giallorosso, di come sta proseguendo il loro lavoro a Trigoria tra la gestione del club e i traguardi raggiunti in pochi mesi.
Dopo il primo anno di transizione, in una stagione preparata dalla precedente proprietà, Dan Friedkin ha stravolto e ripianificato non solo l’organigramma della prima squadra, con l’arrivo di Mourinho e i giocatori, ma anche la gestione del settore giovanile e del dipartimento femminile, arrivando così a conquistare (almeno per ora) ben quattro trofei.
La Conference League, la Coppa Italia con la Primavera e l’imminente scudetto con la Roma Femminile, già vincitrice della Supercoppa. Successi arrivati non per caso, ma con una ragionata programmazione, la decisione di cambiare alcune situazioni e rinnovare ruoli nei vari settori del club.
Il primo, naturalmente, l’ingaggio dello Special One che adesso continua a essere in lotta sia per la qualificazione in Champions, sia per la vittoria dell’Europa League. Quattro trofei in tre categorie diverse non sono un caso.Il più fresco dell’era Friedkin l’ha conquistato la Primavera di Federico Guidi martedì scorso, vincendo la finale di Coppa Italia andata in scena all’Arechi.
Il progetto Friedkin sta portando a risultati sperati, con l’obiettivo di diventare sempre più vincente dentro e fuori dal campo. Il prossimo step sarà lo stadio a Pietralata: dopo l’ok delle commissioni Ambiente e Mobilità, oggi la conferenza dei capigruppo calendarizzerà la delibera in Aula da votare nelle prossime due settimane. Un altro step nel progetto fin qui vincente dei Friedkin.
FONTE: Il Corriere delo Sport – J. Aliprandi / L. Scalia