L’ importanza di avere un fuoriclasse. Paulo Dybala si carica la Roma impaurita sulle spalle e la porta fuori dal tunnel delle paure dopo i due ko di fila. A Empoli un successo fondamentale per classifica e morale, con la firma d’autore dell’argentino a scacciare via le negatività. Un gol bellissimo nel primo tempo, un assist altrettanto prezioso per la rete della vittoria di Abraham, giocate che lasciano il segno e indirizzano una partita che i giallorossi meritano di vincere ma potrebbe finire in ogni modo.
La Roma dovrebbe chiudere in vantaggio il primo tempo se si contano le occasioni create, ma si ritrova in parità senza potersi spiegare il perché. Trova il gol grazie alla perla di Dybala che ha colpito un palo prima, sfiora il raddoppio con Cristante, Pellegrini e Celik e, pur lasciando spesso troppo spazio all’Empoli, rischia concretamente solo sul palo colpito di testa da Satriano. Fino a un cross all’apparenza innocuo di Stojanovic, che rimbalza dentro l’area e permette a Bandinelli di beffare indisturbato i difensori e Rui Patricio con un colpo di testa: un’altra rete inaccettabile da subire per la difesa di una squadra da vertice.
In avvio di ripresa Ibañez potrebbe riportare davanti i giallorossi ma Parisi si immola sulla linea e decide di prolungare le sofferenze. Inizia la fase più difficile, dove l’Empoli si difende con ordine e riparte, mostrando troppe, inedite crepe nell’assetto difensivo romanista.
Come quando Satriano si infila in area e calcia a lato di un soffio sull’imbucata dell’ex laziale Akpa Akpro. È lo spavento più grande ma anche il preludio al lieto fine, perché di là Dybala ricama per Abraham che non sbaglia.
Vicario nega a Bove e Belotti il gol della sicurezza, si deve patire fino in fondo, con la Roma in chiara sofferenza emotiva, ma liberata dal triplice fischio dopo 8 minuti di recupero. Giusto così, vittoria meritata e fondamentale, che proietta i giallorossi a un punto dal trio di vetta formato da Milan, Napoli e Atalanta.
Le prime due si affrontano domenica sera, all’Olimpico arrivano proprio i bergamaschi: sarà un turno ad alta quota. Ma intanto giovedì Mourinho deve pensare a rimettere in sesto anche l’Europa.
FONTE: Il Tempo – A. Austini