Nulla è deciso. Fonseca sta tenendo sulla graticola tutti i giocatori e si gode anche un gruppo finalmente più folto per scelte plausibili. Ieri a Trigoria lavoro individuale per il solo Chris Smalling, oltre a Nicolò Zaniolo, ovviamente. Lo spagnolo Pedro e l’italo-egiziano El Shaarawy hanno continuato ad allenarsi in gruppo: entrambi saranno convocati per la partita dell’Olimpico, con il Faraone che tornerà nello stadio che l’ha visto protagonista nelle ultime stagioni prima dell’esperienza cinese.
Assieme ai compagni, ed è questa la novità, c’era pure il nuovo acquisto Bryan Reynolds. L’americano ha svolto tutto come da programma e non vede l’ora anche lui di integrarsi nella sua nuova squadra. Con il rientro di Pellegrini si riformerà con tutta probabilità la coppia che nelle ultime settimane aveva dato ampie garanzie di qualità, cioè il 7 assieme all’armeno Mkhitaryan.
Coppia divisa solo dal giudice sportivo in quel di Torino, ma tanto cara a Fonseca. Che potrà far riassaggiare il campo con più calma a Pedro e El Shaarawy, appunto. Il dubbio che intriga di più è quello relativo al centravanti, che però probabilmente il tecnico portoghese leggerà in funzione degli impegni nel medio periodo, guardando sia al lato fisico, con lo spagnolo che ne ha giocate tante consecutive, sia a quello psicologico con Dzeko che deve essere ancora recuperato appieno ma che si sta allenando bene.
Del resto, giovedì c’è il Braga ed è uno snodo importante. Per il bosniaco non sarebbe una bocciatura se dovesse giocare dall’inizio in Europa League, una competizione che dopo l’eliminazione dalla Coppa Italia della discordia assume un significato ancor più importante di quello intrinseco. Fonseca potrebbe affidarsi all’esperienza internazionale di Dzeko e non scontentare nessuno. Le partite sono ravvicinate e il tour de force inizierà proprio domenica con il lunch match contro l’Udinese di Gotti.
FONTE: Il Romanista – G. Fasan