La vetrina giallorossa la stanno rubando due profili di giocatori teoricamente agli antipodi. Renato Sanches e Leonardo Bonucci, che hanno però in comune una possibile doppia rescissione e un futuro da scrivere. E se il portoghese, a causa degli infortuni che hanno falcidiato la sua carriera, a 26 anni sembra avere solo un grande avvenire dietro alle spalle, l’azzurro sembra essere una sorta di “evergreen” che non passa mai di moda.
La scelta di Sanches è stata una scommessa diventata quasi malinconica nella trasferta di Bologna, quando José Mourinho lo ha sostituito dopo meno di venti minuti per manifesta insufficienza. Con grande onestà, il general manager Tiago Pinto si è preso fin dall’inizio tutta la responsabilità di una scelta oltremodo rischiosa, se si tiene conto lo “storico” di infortuni che ormai lo accompagna da anni e che lo hanno fatto finire ai margini del Psg, cioè il club che detiene il suo cartellino.
All’arrivo di Bonucci che, anche qui tramite rescissione, potrebbe concretizzarsi anche in apertura di mercato. Il difensore ha detto sì accettando anche un contratto di soli sei mesi, mentre la Roma, forse accusando anche l’ondata di proteste social del tifo, non vuole sbilanciarsi, ma la sensazione è che, soprattutto se riuscisse a cedere qualcuno o a risparmiare su qualche ingaggio, potrebbe dare a Mourinho non solo l’azzurro, ma anche un altro difensore, magari più marcatore rispetto all’ex bianconero.
FONTE: La Gazzetta dello Sport – M. Cecchini