“L’unica vittima sono io, invece qui sembra che sia l’artefice di chissà quale complotto, mentre su quanto ha fatto quel ragazzo che ha rubato e diffuso la mia immagine, un video strettamente privato, nemmeno una parola”. La giovane donna, ex dipendente del centro sportivo di Trigoria in cui si allenano la Roma e le sue giovanili, licenziata dalla società giallorossa insieme con il fidanzato proprio a causa di quel video hard, affida il suo sfogo all’avvocato Francesco Bronzini che segue la sua vicenda.
Quel video, secondo la As Roma che, ieri, sulla vicenda si è espressa con un comunicato ufficiale, ha decretato “l’impossibilità di proseguire con il rapporto lavorativo” poiché contrario al “codice etico della società” e contenente un audio che fa riferimento a “una trattativa privata riguardante corsie preferenziali lavorative”. Niente di tutto ciò secondo la difesa della coppia che ipotizza che il video possa essere stato solo un pretesto per fare rientrare anche il loro licenziamento in una serie di altri tagli effettuati al personale. Proprio perché c’erano di mezzo dei minorenni avrebbe evitato di sporgere subito una denuncia confidando che la società avrebbe ritirato i licenziamenti e che sarebbe stata fatta giustizia a favore dei due lavoratori. Riservandosi di farlo ora.
FONTE: Il Messaggero – A. Marani