Re Henrikh è tornato ed è pronto a sfidare il suo passato per un’impresa che cambierebbe il destino della Roma. Tra le tante buone notizie dell’ultima settimana per Fonseca c’è anche quella del ritorno del «giocatore più intelligente» che abbia mai allenato: Mkhitaryan. L’armeno, a un mese esatto dalla lesione al polpaccio, è tornato in campo per gli ultimi 25 minuti di Roma-Bologna mostrando i soliti lampi di classe e una discreta forma che fa ben sperare in vista del ritorno di giovedì con l’Ajax per il pass delle semifinali di Europa League. Una competizione che Miki ha vinto con il Manchester United il 24 maggio del 2017. Quella sera, a Stoccolma, l’armeno segnò un gol epico in rovesciata per il 2-0 proprio contro l’Ajax. E i Red Devils potrebbero essere gli avversari della Roma in semifinale.
Un gioco del destino per Mkhitaryan, e forse per l’altro ex Smalling che è ancora ai box e rischia di veder slittare il suo rientro a maggio. Sarà in campo invece il numero 77 al fianco di Pellegrini e alle spalle di uno tra Dzeko e Mayoral (per il quale si avvicina il riscatto dal Real). A lasciargli il posto il deludente Pedro che rischia di fare le valigie a fine stagione. Un ritorno fondamentale quello di Miki per Fonseca.
Con nove gol e nove assist l’armeno è di gran lunga il miglior giocatore di una stagione con più ombre che luci. A dimostrarlo i numeri della sua assenza: su quattro gare di campionato senza l’ex United sono arrivate due sconfitte e un pareggio. I Friedkin attendono da settimane la firma sul rinnovo automatico ma fin qui non si registrano passi in avanti.
Mkhitaryan fa sapere di voler restare nella capitale, il suo agente Raiola nicchia. L’impressione è che si arriverà alle nozze entro fine stagione, ma il rischio di perdere l’attaccante a parametro zero è comunque alto. Zaniolo, infine, si è allenato in gruppo con la Primavera ma potrebbe essere a disposizione solo per l’eventuale finale del 26 maggio. Incrociando le dita.
FONTE: Leggo – F. Balzani