Un campionato in quarantena, ma non per tutti. La Roma ha giocato, vinto e segnato tanto: la svolta dopo tre sconfitte di fila è arrivata all’insegna del gol. Otto segnati nelle ultime due partite di campionato con Lecce e Cagliari, altri due in Europa League nella doppia sfida al Gent. E di queste dieci reti solo una porta la firma di Dzeko. Insomma, uno dei grandi problemi accusati dalla squadra durante la lunga crisi di gennaio/febbraio – la dipendenza totale dal centravanti bosniaco – sembra in via di risoluzione.
Così la Roma è salita al terzo posto nella classifica dei migliori attacchi del campionato (51 gol), alle spalle di Atalanta (70) e Lazio (60), scavalcando Juventus (48) e Inter (49) che hanno giocato però rispettivamente una e due gare in meno. La media di reti a partita della squadra di Fonseca (1.96) è la quarta in Serie A, mentre i giallorossi sono sul podio anche per tiri tentati (330 di cui 184 nello specchio della porta) dietro Atalanta (376) e Napoli (352).
Ottavi nella graduatoria dei Cross, i giallorossi sono quelli che hanno battuto più corner: 186. Le nuove facce del gol sono quelle di Mkhitaryan, Kluivert, Kalinic, Under e Carles Perez. Il centravanti croato ha interrotto un digiuno lungo oltre un anno, gli attaccanti esterni si sono sbloccati tutti insieme e adesso l’assenza di Zaniolo, comunque pesantissima, si sente un po’ meno. Mkhitaryan è l’uomo del momento e spostandosi al centro, in assenza di Pellegrini, ha mostrato di trovarsi ancora più a suo agio. Migliore in campo in tutte le ultime gare, l’ex Arsenal ha finalmente trovato continuità per dimostrare sul campo la sua classe superiore.
«Mi ero ripromesso che le cose sarebbero cambiate in questa stagione – ha raccontato l’armeno – quando hai 30 anni non hai più tempo da perdere e hai bisogno di andare avanti per continuare a divertirti. La pressione qui non è un problema per me».
A suon di gol (6) e assist (4) sta provando a convincere la società ad acquistare il suo cartellino dai Gunners a fine stagione: se qualche mese fa sembrava un’ipotesi remota, ora a Trigoria iniziano a pensarci, anche se i costi dell’operazione sarebbero molto alti. Sarà molto più difficile restare per Kalinic, non basta certo la doppietta di Cagliari per cancellare il grigiore dei suoi primi mesi in giallorosso, ma la gara in Sardegna può essere l’inizio di una nuova storia.
Fonseca aspettava con ansia i gol dei giovani esterni e sono arrivati anche quelli. Kluivert ha ripreso a fare quello che aveva iniziato prima dell’infortunio, ora è a quota sette gol e punta la doppia cifra, Under ha ritrovato spazio e fiducia dopo l’infortunio di Zaniolo, Carles Perez ha portato freschezza e insieme all’olandese ha timbrato il passaggio del turno in Europa League. Dzeko, adesso, è un po’ meno solo, ma il problema resta la difesa: i tre gol presi a Cagliari, in una partita dominata in lungo e largo, stanno lì a dimostrarlo.
FONTE: Il Tempo – A. Austini