Il re di coppa sfida il suo passato. Oltre a Fonseca, infatti, a guidare la Roma nell’andata degli ottavi di Europa League contro lo Shakhtar stasera all’Olimpico (ore 21, Sky e TV8) ci sarà quel Mkhitaryan che a Donetsk si è consacrato a livello internazionale.
Quarantaquattro gol in 106 partite e tre scudetti per l’armeno in maglia arancio-nera tra il 2010 e il 2013 poi il passaggio al Dortmund e in Premier prima di approdare alla Roma dove ha incrociato la sua strada con un altro grande ex dello Shakhtar. Quel Fonseca che stasera punta su di lui per vincere contro il suo più brillante passato e regalare una fetta di qualificazione storica ai giallorossi che mai sono approdati ai quarti della competizione.
Da capire se Miki giocherà da falso nove (dove è stato provato in allenamento) o nel solito ruolo da trequartista dove cerca il rilancio nella competizione che ha vinto nel 2017 con lo United. A disposizione Fonseca avrà pure Dzeko, convocato e pronto a dare una mano a partita in corso in quello che è un vero e proprio esame di maturità. A centrocampo possibile impiego di Cristante.
“Avrei preferito non affrontare un’altra mia ex squadra dopo il Braga – sorride nostalgico Paulo-. E poi lo Shakhtar è la squadra più forte d’Europa in contropiede. Ha vinto due volte col Real Madrid e ha fermato l’Inter. Sarà durissima anche perché hanno giocatori abituati all’Europa. È vero che conosco bene questi giocatori, ma anche loro conoscono bene le mie idee. Abbiamo preparato una strategia su come gioca lo Shakhtar oggi, non su come giocava quando c’ero io. Siamo migliorati dei movimenti difensivi”.
Al suo fianco Pellegrini: “Critiche? Io penso solo a migliorarmi. Il progetto dei Friedkin è ambizioso così come il mio”. Brutta notizia per Juan Jesus risultato positivo al Covid.
FONTE: Leggo – F. Balzani