Sotto gli occhi di Dybala arriva la prima sconfitta stagionale della Roma. Contro un avversario di spessore come lo Sporting (Champions League), ma con un nervosismo dilagante che non fa mai bene. Per alcuni versi è sembrata la fotocopia dell’amichevole con il Porto dello scorso anno, quando le risse si sprecarono. Esattamente come ieri, con almeno tre focolai accesisi ad intermittenza (e tante altre situazioni al limite).
La Roma un po’ ha reagito alle provocazioni, un po’ si è lasciata andare. Ne è venuta fuori la solita squadra da combattimento, che poi è lo specchio del suo allenatore. Ma forse anche troppo per un’amichevole. Così la partita è stata spesso spezzettata, soprattutto nella ripresa, quando i biancoverdi l’hanno vinta in extremis con un gol di Tabata al 41’ della ripresa.
Rui, fischiatissimo, però non ha mai ceduto, neanche quando la Roma è apparsa ancora imballata, sicuramente indietro di condizione rispetto agli avversari. Del resto i tre piccoletti dello Sporting (Edwards, Pedro Gonçalves e Rochinha) si sono sempre cambiati di posizione, togliendo i riferimenti ai difensori giallorossi. In più a sinistra la coppia Ibanez-Spinazzola ha fatto fatica, andando sempre in inferiorità numerica nelle triangolazioni avversarie.
Così è arrivato il vantaggio dello Sporting su rigore (fallo di Ibanez su Edwards e trasformazione di Pedro Gonçalves), a cui ha fatto seguito il fortunato pareggio dei giallorossi (autogol di Inacio).
Poi nella ripresa più che una partita è diventata una corrida. Inacio si è riscattato di testa per il 2-1, Abraham ha trovato finalmente uno spunto regalando un pallone al bacio a Pellegrini per il pareggio ma poi Tabata nel finale ha pescato lo spunto giusto nello stretto, beffando Svilar.
FONTE: La Gazzetta dello Sport – A. Pugliese