Manca sempre meno al ritorno in campo della Roma dopo il pessimo inizio di campionato. E qualche buona notizia, o per meglio dire una «positiva» conferma, per Mourinho c’è. Da ieri Paulo Dybala è tornato ad allenarsi con il gruppo. L’argentino era uscito anzitempo dalla sfida della seconda giornata in casa del Verona e aveva dato forfait all’Olimpico contro il Milan lo scorso primo settembre. Sono stati soltanto 68 i minuti messi insieme dalla Joya in questo campionato tra la squalifica da scontare alla prima giornata e il fastidio muscolare accusato proprio al Bentegodi.
In accordo con lo staff della Nazionale Dybala ha scelto di restare a Trigoria durante queste due settimane proprio per tornare al meglio per l’appuntamento con la quarta di campionato in programma il 17 settembre in casa contro l’Empoli. Un lavoro mirato, prudente e soprattutto volto a rimetterlo in condizione senza rischiare fastidiose ricadute che metterebbero in difficoltà Mourinho e il calciatore stesso che negli ultimi mesi (da aprile in poi) non è mai riuscito a stare bene fisicamente. Non solo l’attaccante argentino però. Con il resto del gruppo ormai si allena da qualche giorno anche Sardar Azmoun.
L’iraniano era arrivato nella Capitale con problemi fisici pregressi che gli hanno fatto saltare la preparazione estiva con il Bayer Leverkusen), che ora però ha smaltito e da metà mese (solo in campionato per questioni legate al trans-fer balance e alla lista Uefa) potrà dare ma mano allo Special One. Sulla via del recupero anche gli acciaccati Aouar e Zalewski oltre a Renato Sanches che si era fermato alla vigilia della trasferta di Verona e che ora potrebbe esordire dal primo minuto contro i toscani dopo la pausa per le nazionali che ha consentito al tecnico di poter recuperare diversi elementi importanti della sua rosa.
Non solo campo, però, nella testa del portoghese. José ora vuole rimettere in carreggiata la sua Roma soprattutto nei risultati, ma la sua esperienza lo porta a pensare anche a questioni più distanti dal calcio giocato ma altrettanto importanti, Non è da un giorno (e la conferenza post partita di Budapest ne è un esempio) che l’allenatore di Setubal mira ad aggiungere personalità di peso all’interno del club. Una figura che possa sì fungere da collante tra squadra e società, ma che possa anche togliere la scena a lui, sempre in prima linea quando c’è da esporsi. Un uomo che possa sostituito davanti alle telecamere quando c’è bisogno, secondo lui, di alzare i toni. L’ideale sarebbe una leggenda giallorossa alla Bruno Conti, che però ha già un altro ruolo a Trigoria. E nei dialoghi è spuntato, inevitabilmente, il nome di Francesco Totti, che da tempo attende un caffè con i Friedkin e sarebbe entusiasta di tornare in società dopo quattro anni. Ma quello dell’ex capitano non è l’unico candidato nella testa di Mou che gradirebbe un supporto «ingombrante» nella lotta continua non solo sul terreno di gioco, ma anche fuori.
FONTE: Il Tempo – L. Pes
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