L’amore è eterno, finché dura. Non è solo una frase di de Régnier da cui nasce il titolo di un film di Verdone. Avviene anche nel calcio, soprattutto in quello moderno. Nel caso di Mourinho rischia di durare davvero troppo poco. Otto mesi dopo la notizia del suo arrivo alla Roma la situazione è precipitata. La Roma è settima, dove l’aveva lasciata l’altro portoghese Fonseca. Lontana dalla zona Champions, fuori dall’Europa e con problemi enormi sotto tutti i punti di vista come dimostrano altri due settimi posti: quelli nella classifica dei gol subiti e e dei gol fatti. La piazza fin qui compatta col tecnico comincia a spaccarsi. In molti ieri hanno alimentato dubbi su Mourinho colpevole di un gioco deficitario e di una mancata crescita dei singoli. Anche Capello ha usato la frusta: “Le offese ai giocatori sono una mancanza di rispetto, io non l’ho mai fatto.
E poi così si danneggia economicamente il club”. Fin qui di Special ci sono solo record negativi. Esempi? Mancini è il giocatore più sanzionato d’Europa con 12 cartellini gialli in campionato e la Roma è 2° solo allo Spezia per gol incassati (13) nei primi quarti d’ora dei due tempi. Problemi tattici quindi ma anche mentali di una squadra che peggiora di partita in partita come dimostra la prestazione deludente col Sassuolo.
Nel mirino sono finiti soprattutto Karsdorp e Mancini, ma le critiche non risparmiano nemmeno capitan Pellegrini, Oliveira e Smalling. E appunto Mourinho che è sembrato rassegnato a fine partita. Al tecnico non sono arrivate rassicurazioni sul prossimo mercato da parte di Friedkin che oltre a fare scena muta ha disertato lo stadio nelle ultime quattro partite. Il presidente sarà chiamato in estate a nuovi immissioni di denaro viste le continue perdite. E a pagarne dazio sarà anche il mercato. Problema che non avrà il Newcastle.
FONTE: Leggo – F. Balzani