È finita con la Roma sotto la Curva Sud, non per festeggiare una vittoria ma per chiedere scusa ai tifosi che hanno continuato a cantare ininterrottamente e a sostenere la squadra nonostante lo 0-3 contro l’Inter, e hanno proseguito per molti minuti dopo la fine della partita. Una sconfitta netta e meritata, che sarebbe potuta essere ancora più ampia se la squadra di Inzaghi non avesse rallentato nel secondo tempo: la seconda in quattro giorni, la settima in campionato, la zona Champions è sempre di più un miraggio.
A fine partita il nervosismo di José Mourinho, che durante il match è stato acclamato dai tanti tifosi interisti presenti, è evidente. Ancora una volta il tecnico portoghese ha deciso di non rispondere alle domande dei giornalisti, raccontando solamente la sua verità. “L’Inter – dice – è più forte di noi in condizioni normali, se poi noi abbiamo delle assenze è molto più forte di noi. Lo scorso anno sono arrivati 29 punti avanti e naturalmente anche quest’anno sono superiori: noi con le tante assenze eravamo molto limitati. Senza Abraham, Pellegrini, Carles Perez, Karsdorp, El Shaarawy avevamo un potenziale offensivo nullo, avremmo dovuto fare gol alla prima opportunità ed essere chirurgici: ne abbiamo avute tre grandi e non le abbiamo sfruttate“.
Anche in difesa le cose non sono andate meglio. “Avevamo un’organizzazione debole, con calciatori come Ibanez fuori ruolo: sapevo che sarebbe stato difficile ma abbiamo regalato due gol, il primo e il terzo sono ridicoli. Io ho perso tante partite da allenatore e poi lunedì con lo Spezia dove avremo altre assenze pesanti“. Anche stavolta Mourinho se la prende con l’arbitro, che ha ammonito i diffidati Mancini e Zaniolo. “Di Bello ha diretto bene la gara, è mancato solo un giallo a Cristante, la prossima sarà ancora diffidato e dovrò pensare che contro l’Atalanta non ci sarà. Siamo la squadra più indisciplinata della serie A”.
FONTE: Il Corriere della Sera – G. Piacentini