Tutto su Duvan Zapata. Ancora una volta. Con la speranza che il colombiano abbia risolto completamente i problemi fisici e con la speranza, soprattutto, che Pinto riesca a convincere l’Atalanta ad abbassare i tre milioni per il prestito oneroso. Sono trascorsi più di due mesi dall’infortunio di Abraham, mancano nove giorni alla prima partita ufficiale della stagione e la Roma, Belotti a parte, non ha ancora una punta centrale. Oltre che un altro centrocampista e un difensore.
Ma questa è un’altra storia. I tifosi sono delusi (nella migliore delle ipotesi) o infuriati e per accorgersene basta accendere una radio oppure leggere le centinaia di commenti sui social. Un esempio: ieri il club ha pubblicato un’immagine di un occhio di Bove scrivendo: «Indovina chi?». E il commento più educato è stato: «Spero la prossima punta». Già, ma chi sarà la prossima punta della Roma?
L’attaccante dell’Atalanta non è il primo nome, e neppure il secondo, della lista della Roma. C’era Morata. Poi Arnautovic. Zapata ha però tre caratteristiche che possono piacere a Mourinho: è forte, è esperto, conosce la Serie A. E ha anche voglia di dimostrare, a 32 anni, di non essere un giocatore finito. Logicamente, le condizioni fisiche destano preoccupazione, ma in questo momento a Trigoria bisogna andare diretti all’obiettivo e fare di necessità virtù. A maggior ragione dopo che ieri la Roma ha provato, senza successo, a soffiare l’argentino Beltran alla Fiorentina. E quindi i soli 2 gol dello scorso anno, le 13 partite di campionato saltate e le appena 14 da titolare, su 25, non possono essere troppo prese in considerazione.
Mourinho, al netto dell’attaccante giovane (anche la questione Marcos Leonardo è un rebus) ha chiesto una punta esperta da mettere subito dentro. Perché non ha tempo da perdere e perché non immaginava di arrivare alla vigilia del campionato senza il sostituto di Abraham. L’arrivo di Zapata colmerebbe, almeno, questa lacuna. A cifre relativamente contenute: 3 milioni per il prestito oneroso (la Roma spera si abbassi) più il riscatto da 6-7 milioni al verificarsi di determinate condizioni. Il 40% delle presenze più bonus legati al rendimento dell’attaccante.
Nel frattempo, Pinto cerca di capire se ci siano o meno i margini per chiudere Marcos Leonardo. Ieri aveva provato a virare su Beltran offrendo 15 milioni (rateizzati) più bonus anche perché il Santos non sembrava avere voglia di cedere il suo gioiello. Il ragazzo e il suo entourage spingono per la cessione ma al momento non si registrano aperture. La Roma ci proverà ancora forte dei buoni rapporti con la sua agente, Raffaela Pimenta, e della precisa volontà di Marcos Leonardo e della sua famiglia. La situazione, però, non è semplice e con il passare delle ore appare sempre più difficile da sbloccare.
FONTE: Il Corriere dello Sport – J. Aliprandi / C. Zucchelli
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