Il nono attacco della Serie A non è bastato per la Champions anche se il quarto posto alla fine se lo è preso la Juventus, che ha realizzato due gol in meno. I numeri della prima Roma di Mourinho evidenziano un problema: bisogna segnare di più per risalire le gerarchie del campionato. Ma per il momento di innesti nel reparto avanzato non se ne parla.
Dopo l’arrivo di Matic la priorità di Tiago Pinto rimane il centrocampo, è lì che un investimento verrà fatto a prescindere. Che sia Frattesi (“è ancora presto” dice l’agente Beppe Riso, facendo eco ai sussurri di Trigoria), Aouar o un altro dei profili inseriti nella short list.
Detto che arriverà anche un esterno destro, con il turco Celik al momento favorito e neppure troppo lontano, Mourinho farebbe carte false per avere pure un altro attaccante. Preferibilmente un esterno complementare a Pellegrini, Abraham e, perché no, Zaniolo. Il nodo, però, rimane sempre lo stesso: bisogna sfoltire i giocatori in rosa.
Perché ce ne sono fin troppi e perché prima o poi bisognerà iniziare ad aggiustare i conti del club, analizzati in questi giorni dalla Uefa insieme a quelli di altre 38 società in Europa. Zaniolo è il nodo centrale. Se dovesse partire lui, con il Milan e la Juventus uniche possibili destinazioni a patto che alzino le rispettive proposte (mai recapitate ufficialmente), avvicinandosi alle richieste della Roma (60 milioni o giù di lì), allora ci sarebbe bisogno di un colpo vero.
Uno alla Guedes, tra i preferiti di Mourinho, valutato non meno di 35 milioni dal Valencia. Tra i profili di un certo spessore seguiti con interesse a Trigoria c’è anche Kostic dell’Eintracht, trattato dalla Juventus: ha il contratto in scadenza fra un anno con i tedeschi e si può prendere con una proposta tra i 15 e i 20 milioni. Non è giovanissimo (29 anni) e non è un goleador, potrebbe giocare anche “a tutta fascia” a sinistra, di sicuro Pinto non lo ha scartato.
Qualora Zaniolo rimanesse, per aumentare il budget per gli acquisti – e non ritrovarsi costretti a poter trattare solo giocatori low-cost alla Solbakken – bisogna vendere qualcun altro davanti. Kluivert può restare in Francia, Carles Perez è pronto a tornare in Spagna, El Shaarawy ha mercato in Italia (ad esempio il Monza), Felix partirà solo in caso di una cessione a titolo definitivo e potrebbe entrare in un affare con il Sassuolo per Frattesi. Più si incassa, più si può comprare. Il ritornello di Trigoria non cambia.
FONTE: Il Tempo – A. Austini