José è già al comando. Anche se per vederlo varcare l’ingresso di Trigoria bisognerà attendere almeno altre due settimane, da inizio maggio nella testa di Mourinho c’è soltanto l’idea di plasmare sua prima Roma. I contatti tra il tecnico e Tiago Pinto sono quotidiani, con l’obiettivo di costruire una squadra in grado di tornare stabilmente ad occupare il podio della Serie A. Per il General manager scelto dai Friedkin sarà un’estate di lavoro intenso: spetta a lui il compito di trovare una sistemazione agli esuberi ma soprattutto quello di piazzare colpi mirati in entrata. In attesa di sbarcare a Roma ed accogliere i primi rinforzi che arriveranno dal mercato,
Mourinho ha sfruttato il primo mese da romanista per studiare l’attuale rosa ed iniziare a farsi un’idea di quelli che potranno essere i punti fermi della squadra. E in questo senso alcuni indizi sono arrivati dall’intervista rilasciata dallo Special One ad alcuni media inglesi in vista dei Euro 2020, che il portoghese commenterà per News Uk: «Ovviamente mi concentrerò di più sui giocatori della mia Roma – le sue parole al The Sun sulla nazionale italiana – Spinazzola, Pellegrini e Cristante».
Tra i calciatori elencati non c’è Florenzi, rientrato dal prestito al Paris Saint-Germainma destinato ad essere soltanto una presenza di passaggio al Fulvio Bernardini. Sembra difficile infatti che un allenatore attento ai dettagli come Mourinho si sia dimenticato di nominare il terzino classe ’91: più probabilmente il tecnico è consapevole che Florenzi non farà parte della rosa del prossimo anno. Il giocatore, dopo le esperienze in prestito al Valencia e in Francia, è alla ricerca di un club dove iniziare un’avventura da zero e non sembra propenso a ricominciare la sua storia giallorossa dopo aver lasciato la Capitale nel gennaio 2020.
Futuro incerto anche per Dzeko, che ha comunque più chance di rimanere rispetto a Florenzi: come è noto il bosniaco ha trovato una seconda casa a Roma e non avrebbe problemi a rimanere onorando l’ultimo anno di contratto che gli resta, ma prima di prendere una decisione vuole fare chiarezza sul ruolo che rivestirebbe nella squadra del prossimo anno.
Il club considera il numero 9 un professionista esemplare e non ci sarebbero problemi riguardo una sua permanenza, ma se l’agente dell’attaccante dovesse trovare una società disposta a pagare i 7.5 milioni netti di ingaggio allora l’ipotesi di una sua cessione prenderebbe quota. Lo stipendio di Dzeko è il più alto della rosa ma, studiando il mercato, sembra difficile individuare un sostituto all’altezza con un costo di cartellino abbordabile e un ingaggio inferiore a quello dell’ex Manchester City.
In piedi c’è sempre la pista Belotti, ma convincere Cairo a lasciar partire il centravanti per meno di 20 milioni si preannuncia un’impresa tutt’altro che semplice. Nonostante al giocatore rimanga un solo anno di contratto, il numero uno del Torino continua a chiedere 30 milioni per lasciarlo partire. Intanto la decisione del Flamengo di cedere Gerson al Marsiglia fa sorridere anche la Roma: dei 25 milioni di euro più bonus incassati, il club rubro-negro dovrà girarne 1.3 ai giallorossi, che avevano mantenuto una percentuale del 10% sul prezzo di cessione in eccesso agli 11.8milioni pagati dal Flamengo nel 2019 per riportare il giocatore in Brasile.
FONTE: Il Tempo – E. Zotti