La Roma è stanca dopo gli impegni di Conference League, troppo ravvicinati rispetto a quelli di campionato: solo una volta i giallorossi hanno giocato di lunedì. Il calendario conferma la tesi, diventata refrain solenne per giustificare prestazioni insufficienti, almeno nelle parole dei calciatori, come nel caso di Pellegrini dopo Udinese-Roma. Mourinho non si è mai appellato a questo alibi, che dopo l’ultimo pareggio ha detto: “Anche io sono un po’ stanco, ma la sento dopo la partita. Qualche giocatore l’ha sentita prima e non sono soddisfatto di questo”. Il ruolino stagionale dice che nei 9 turni di campionato post-Conference sono arrivate 5 vittorie, 2 pareggi e 2 sconfitte, un ritmo d’alta classifica.
La media punti dei giallorossi in campionato nel periodo senza coppa europea è di 1,55 a partita, poco più alto rispetto a quello globale di 48 punti in 29 partite. Nel mese di gennaio la Roma ha giocato 13 partite, meno di tutte le altre big di Serie A, senza Coppa Italia e playoff europeo. Doveva essere il momento della rincorsa Champions, invece c’è stato un calo di rendimento e di prestazioni. Giovedì arriva il Vitesse e il passaggio del turno è quasi obbligato, senza calcoli, nonostante il derby a 72 ore di distanza, un altro match da vincere quasi a ogni costo.
FONTE: La Repubblica – M. Juric