Vittoria pesantissima della Roma, che supera 1-0 all’Olimpico il Torino e resta a meno 3 punti dal quarto posto dell’Atalanta. A fine partita José Mourinho è particolarmente contento di come la squadra ha saputo vincere soffrendo. “Mi aspettavo – le sue parole – di segnare più gol per respirare in modo diverso, abbiamo pensato che fosse importante difendere bene, sapendo che il gol sarebbe arrivato. Mi piace vincere in questo modo: è meglio vincere così che 5-0 perché è la vittoria della concentrazione e dello sforzo. Eravamo senza tutto il centrocampo, ma chi era in campo ha fatto davvero bene. È stata la vittoria del gruppo, di Diawara che non gioca mai, di Carles Perez che gioca poco o di Mkhitaryan, che un mese fa era criticato da tutti. Siamo quinti, sappiamo che ci sono squadre top sia davanti a noi sia dietro a noi”.
Insiste sul concetto di gruppo, il tecnico portoghese, e nel farlo fa i complimenti a tutti. “Smalling è un giocatore di livello, con grande esperienza, che dobbiamo gestire vista la sua storia di infortuni. Sono andati bene anche Mancini e Ibanez, Karsdorp non l’ho mai visto così bene; di El Shaarawy pensavo che fosse solo un calciatore offensivo e poi uno straordinario innesto per cambiare le partite dalla panchina, poi ho scoperto che mi può fare un grande lavoro. Anche nei momenti brutti la squadra ha sempre risposto bene, mi piace questa gente“.
Il feeling tra Abraham e Zaniolo cresce. “È iniziato fuori dal campo, i più giovani stanno sempre insieme, è un bel gruppetto dentro al gruppo fantastico che abbiamo. Il feeling si vede in campo perché hanno caratteristiche che si completano, però sarebbe scorretto per me non nominare Mayoral, Shomurodov e Felix che non hanno giocato. Pellegrini (uscito per un problema muscolare alla coscia destra, n.d.r.) starà fuori qualche settimana. L’Inter? Adesso preferisco non pensarci, dopo il Bologna mi dovrò preparare emozionalmente. Ora mi interessa solo la Roma, dovrò dimenticare che la mia storia è lì“.
Dopo la doppietta di giovedì allo Zorya, in Conference, ancora a segno Tammy Abraham, al quarto gol in campionato, l’ottavo in stagione compresa la Conference League, il quinto segnato all’Olimpico. “Come ho sempre detto – le parole del numero 9 – amo questo club fin dal primo giorno, mi sono sempre sentito in famiglia: non c’è niente di più bello che segnare davanti a questo pubblico. Il rigore? Era un momento delicato e stava andando per le lunghe, sono rimasto concentrato e ho fatto qualche palleggio per dimostrare che non ero nervoso e mantenevo la freddezza“.
FONTE: Il Corriere della Sera – G. Piacentini