Dal cerchio magico in campo al ritiro a Trigoria. José Mourinho compatta la Roma, anche fisicamente, per incitarla a superare l’ostacolo europeo. Ieri sera, contrariamente alle abitudini delle notti che precedono le partite serali, i giocatori sono rimasti tutti a dormire nel centro sportivo. Cena salutare, Champions League in tv e poi a nanna, per cercare riposo e concentrazione in vista del dentro/fuori contro il Salisburgo.
La scelta di Mourinho risponde anche al desiderio di verificare subito, di prima mattina, le condizioni dei calciatori acciaccati. La frase pronunciata nella conferenza stampa («Vado a dormire senza sapere la formazione, di solito non succede») lascia intendere che i dubbi verranno sciolti soltanto dopo la nottata. Pellegrini giocherà, avendo riposato quasi una settimana intera, mentre Abraham e Dybala saranno valutati dopo un provino. Ma potrebbero giocare, anche insieme, nonostante le parole pessimistiche dell’allenatore. Proviamo allora a ragionare, in assenza di indicazioni sicure: Abraham ha preso un brutto colpo sotto all’occhio, ieri ha provato la mascherina che ricorda un po’ Osimhen e un po’ Davids, quindi può giocare dall’inizio se si sente pronto. E addirittura concludere la partita, non avendo problemi di tenuta atletica.
Al netto di incidenti di gioco, naturalmente, che possono chiamare in causa un sostituto valido: Belotti. Per Dybala è diverso. Il problema muscolare riportato a Salisburgo impone una riflessione anche progettuale. E’ vero che Roma-Salisburgo è una partita decisiva. Ma siamo sempre ai playoff che portano verso gli ottavi di Euroleague. Un’eventuale ricaduta potrebbe provocare un lungo stop con conseguenze drammatiche per la squadra, impegnata nella volata per un posto in Champions soprattutto in campionato. Mourinho naturalmente prima di decidere vorrà confrontarsi con lui, che conosce benissimo il proprio corpo ed è in grado di valutarne la gestione più adatta. E alla fine, se avrà il suo placet, potrebbe lanciarlo subito, per provare a orientare in fretta la partita dalla parte giusta.
Con Dybala in formazione, El Shaarawy potrebbe tornare esterno a tutta fascia sulla sinistra, dando il cambio a Spinazzola. E Zalewski potrebbe spostarsi a destra, aspettando il miglior Karsdorp. In sostanza è la squadra dell’andata, del primo tempo di Salisburgo. Matic, dopo aver riposato contro il Verona, dovrebbe quindi riprendere la postazione di sentinella al fianco dell’instancabile Cristante.
E Wijnaldum? Ieri Mourinho ha parlato con entusiasmo dei suoi progressi. In uno degli allenamenti preparatori lo ha anche schierato nella formazione titolare. Ma difficilmente lo utilizzerà dal primo minuto: in una squadra già rabberciata, un altro giocatore in condizioni imperfette è un azzardo che la Roma non può permettersi in una partita senza appelli. Naturalmente dovrà andare in tribuna Solbakken, decisivo in campionato: non è stato inserito nella lista Uefa.
FONTE: Il Corriere dello Sport – R. Maida
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