Il mattatore assoluto dell’Olimpico. José Mourinho si è messo al centro della scena e tutti gli vengono dietro. Giocatori, dirigenti, tifosi, collaboratori di ogni tipo: la guida spirituale dei giallorossi ha rimesso in moto la Roma. Tre vittorie su tre partite ufficiali, la prima senza subire reti, l’inno di Venditti suonato con i giocatori già in campo su richiesta espressa di Mou, che a fine gara va a congratularsi subito col «suo» Rui Patricio («che ha fatto una parata spaventosa») e poi si sposta in mezzo ai ragazzi che ringraziano la Sud.
«Ma abbiamo vinto tre partite – ricorda a tutti il portoghese – e non 30: dobbiamo stare tranquilli». In panchina lo Special One è una molla sempre pronta a scattare, poi si accendono i microfoni e continua a lavorare con i messaggi. Ad esempio quelli rivolto a Pinto per il mercato e a capitan Pellegrini sul rinnovo: «Se guardo la panchina – sottolinea il tecnico – ci sono posizioni in cui facciamo un po’ di fatica a essere competitivi ad alto livello. Pellegrini deve firmare il suo contratto domani o dopodomani. Il club è fantastico con lui e lui con il club. C’è uno sforzo incredibile per farlo felice per tanti anni, deve accettare subito. Se va in Nazionale firma dopo, se non va firma subito. Siamo felici, abbiamo bisogno di lui. Arriverà la firma».
Coccole anche a Zaniolo: «Gli ho chiesto se aveva bisogno di due giorni di vacanza, ma mi ha detto di no. A Salerno non ci sarà, ma mi ha detto che vuole stare con i compagni. Il gol che ha segnato è un dettaglio, l’importante è come sta giocando e che abbia dimenticato gli infortuni. Se Mancini lo convocherà in Nazionale sarà un plus di gioia e fiducia».
Su Abraham: «Si vede che dal punto di vista fisico non è al nostro livello, ma nei suoi ultimi 3′ in campo, fa un colpo di testa difensivo fantastico e con Karsdorp fuori posizione, ha finito terzino. Shomurodov è entrato bene, è un peccato non aver fatto giocare Mayoral».
C’è spazio anche per una stoccata alla Uefa: «La gara di oggi è ridicola. In un playoff di Conference League che giochi una squadra come la Roma contro una come il Trabzonspor significa che qualcosa non va bene come coefficiente». È stata anche la notte di Zaniolo, che ritroverà anche l’azzurro: «È un nuovo inizio per me. Mourinho ci dà una carica incredibile. E sono felicissimo di tornare in Nazionale».
FONTE: Il Tempo – A. Austini