Voleva più gol, ha ottenuto il meglio. Con Andrea Belotti, che presto sarà a Trigoria dopo tante settimane di attesa, Mourinho potrà gestire un attacco stratosferico, che comincerà a presentare nell’atteso gala di stasera contro lo Shakhtar. È difficile fare paragoni, per qualità e quantità, con le altre squadre. Ma la sensazione è che la Roma abbia tutto, proprio tutto, per puntare alla Champions League. (…)
Non contando il giovane Felix, che comunque potrebbe tornare utile se non fosse ceduto prima della fine del mercato, l’attacco della Roma è composto da sei giocatori per tre posti: nel 3-4-2-1 (o 3-4-1-2) che vedremo spesso si potranno alternare a seconda delle necessità due centravanti puri come Abraham e Belotti, più una batteria di trequartisti composta da Pellegrini, Dybala, Zaniolo ed El Shaarawy, che nel nuovo corso tornerà a occuparsi degli ultimi 16 metri del campo.
Considerando il campionato scorso, in un calcolo puramente teorico, la Roma ripartirebbe dai 17 gol di Abraham, i 9 di Pellegrini, i 2 di Zaniolo e e i 3 di El Shaarawy. Ma a questi i Friedkin hanno accorpato, con due ingaggi a parametro zero, i 10 di Dybala e gli 8 di Belotti. (…)
Sarà di sicuro una squadra molto offensiva negli uomini e nell’atteggiamento, come già si è intuito nei primi test, ma anche molto attenta all’equilibrio grazie al terzetto dei difensori e alla presenza di uno stabilizzatore del centrocampo, che sarà sempre uno tra Cristante e Matic.
La figura di Lorenzo Pellegrini, che giocherà spesso trequartista ma anche mezz’ala alla Mkhitaryan, rende l’idea del disegno tecnico. Così come l’inserimento di Gini Wijnaldum, un centrocampista che in carriera segna alla media di un gol ogni sei partite: se ne giocasse 38 in Serie A, ne potrebbe garantire quindi circa 6. (…)
FONTE: Il Corriere dello Sport – R. Maida