Il derby di Roma è già in corso, inevitabile, siamo a metà settimana e le due parti usano la vetrina europea per punzecchiarsi. Maurizio Sarri dopo la vittoria della Lazio sul Feyenoord aveva ributtato la palla delle provocazioni nel campo della Roma: “Due giorni di riposo in più per noi? Sì, ma loro giocheranno un’amichevole a Praga, Mou potrà schierare le riserve, noi invece siamo reduci da questa battaglia con il Feyenoord”.
Nella serata di Praga, in una sala sopra al museo dello Slavia e con vista sul campo,José Mourinho non alza la voce ma risponde a tono. “Questa sarà un’amichevole? Se qualcuno si deve sentire offeso è lo Slavia, la gente di Praga, non io. Vuol dire che lo Slavia è senza qualità, io rispetto sempre gli avversari. Magari quello che fa la differenza tra la storia di allenatori e giocatori è il modo di pensare le partite. La differenza tra un allenatore che ha vinto 26 titoli e uno che ne ha vinti pochi è esattamente questa mentalità”.
In un’intervista televisiva poco dopo il tecnico ha poi tentato di ridimensionare, limitando però di poco gli sconti. “Noi allenatori parliamo tante volte e ogni tanto esce qualcosa che non vogliamo dire o che la gente interpreta in modo diverso. Da noi lo Slavia ha rispetto e da mister Sarri no, ma magari è stata una battuta infelice. “Lukaku questa sera ci sarà, poi giocherà chi è in condizione di fare due partite in tre giorni. Posso fare un cambio o un altro, ma metterò i più forti“. Dybala però è previsto in panchina.
FONTE: La Gazzetta dello Sport – P. Archetti