L’unico vantaggio di un calendario così fitto è la possibilità di scendere nuovamente in campo poche ore dopo l’ultima sfida, e se quest’ultima è stata, per l’ennesima volta, fonte di tensioni e delusione, come puntualmente verificatosi nella gelida notte di Ginevra, beh allora la gara con il Sassuolo arriva nel momento giusto.
Senza esagerare, sia chiaro, considerando che la Roma di José Mourinho, rientrata ieri a Trigoria dopo l’ora di pranzo per un po’ di riposo e una seduta di scarico (…).
La strigliata dello Special One nel post partita dello Stade de Geneve è arrivata forte e chiara a tutto il gruppo, un messaggio ai naviganti che deve rappresentare la stella polare per i prossimi impegni: approccio, intensità e qualità devono esser garantiti per tutti e 90 i minuti. Alcuni elementi lo hanno profondamente deluso, da altri sarà costretto per ovvie ragioni a ripartire, con qualche buona notizia dall’infermeria.
Dopo la buona prestazione contro il Servette (prodigiosa la parata sul destro destinato all’incrocio dei pali di Kutesa), Svilar si riaccomoderà in panchina, facendo così nuovamente spazio a Rui Patricio. In difesa tornerà Mancini, rimasto a riposo a Ginevra per un fastidio tendineo: insieme al numero 23 giallorosso ci saranno ancora una volta Llorente e Ndicka. Cambieranno nuovamente gli interpreti sulle fasce: Karsdorp sarà il titolare sulla destra, mentre sulla sinistra Spinazzola parte in vantaggio su Zalewski, (…).
In mezzo al campo Paredes, Cristante e Pellegrini comporranno la mediana, pronta a fornire equilibrio, quantità e qualità. Nessuna speranza per Aouar, tra i peggiori a Ginevra, inizialmente in panchina invece Bove e Renato Sanches. In attacco pochi dubbi con la conferma di Dybala e Lukaku, ma Azmoun può rappresentare più di una semplice opzione per il reparto offensivo. Belotti e El Shaarawy si faranno trovar pronti in caso di necessità a partita in corso. (…)
FONTE: Il Romanista – A. Di Carlo