Neanche José Mourinho, a meno di quattro mesi da inizio stagione, riesce a mantenere la lucidità. Un altro post partita censurabile quello dello Special One, che niente di buono aggiunge alla figuraccia della Roma in campo. Perché sentirlo rispondere a una più che legittima domanda di un cronista che «il nostro mestiere è più difficile del vostro e infatti veniamo pagati molto di più» è una caduta di stile per un personaggio di tale spessore nel calcio. Quando perde, il portoghese ha poca voglia di parlare di calcio. Figurarsi dopo una sberla del genere, davanti a 51mila romanisti e alla sua ex squadra.
«L’Inter – spiega con il tono della rassegnazione – è più forte di noi in condizioni normali, così è molto più forte: è semplice. L’anno scorso erano avanti alla Roma di 29 punti, oggi la nostra situazione era molto limitata. Era importante segnare con 2-3 opportunità, perché non ne avremmo avute 7-8. Ne abbiamo costruite tre, le prime due quando eravamo ancora sullo 0-0 e non le abbiamo sfruttate». Gli alibi stavolta ci sono e Mourinho se li prende tutti.
«Sapevo che sarebbe stata ultra difficile con il potenziale offensivo che non avevamo a disposizione: senza Abraham, Pellegrini, Carles Perez (in tribuna per un affaticamento muscolare, ndr), El Shaarawy e Karsdorp era ovvio che non avremmo creato 10 tiri o 10 opportunità. Poi la squadra era organizzata difensivamente in maniera debole con Ibañez fuori posizione, Viña che non gioca da tanto, anche in mezzo non è andata bene. Poi, certo, non mi aspettavo di prendere il primo gol così ridicolo». Giovedì si va a Sofia, «una gara che proveremo a vincere ma magari non servirà».
Poi mette le mani avanti in vista dello Spezia: «Giocheremo senza Zaniolo, Mancini, Pellegrini e non so quanti in più, ma cercheremo di tornare a vincere. Avremo ancora Cristante diffidato e quindi con l’Atalanta so già che non giocherà. Ma Di Bello ha fatto una buona partita». Insomma almeno stavolta non ci sono colpe dell’arbitro. Mourinho dà anche una carezza ai suoi: «Come allenatore in passato ho avuto tante sconfitte e un feeling negativo. Con questi ragazzi non ci riesco perché danno tutto quello che hanno». Per la prima volta in stagione si presenta a parlare dopo una partita anche Tiago Pinto: «Dobbiamo lavorare di più – dice il gm giallorosso – sette sconfitte in campionato sono tante e nessuno di noi se le aspettava, ma è nei momenti di difficoltà che le idee devono essere più forti. Ho fiducia al 100% in Mourinho, dobbiamo restare uniti».
FONTE: Il Tempo – A. Austini