Sebino Nela, storica colonna difensiva della Roma, vede nella gara contro il Napoli, una grande possibilità per i giallorossi: “La classifica è corta, se l’undici di Mourinho dovesse battere gli azzurri si porterebbe ad un solo punto dalla squadra che ha sorpreso più di tutti in questa stagione per le vittorie in Italia e soprattutto per quelle in Europa“.
Possiamo parlare di gara scudetto? “Chi può dirlo… Se la definiamo così, significa pensare che la Roma sia una squadra pronta per giocarsela sino alla fine. Oggi Milan e Napoli sono le due rivali in lotta per il titolo, ma aspettiamo le partite dell’Olimpico e poi potremmo opinare qualcosa di più”.
Chi può decidere Roma-Napoli? “Se pensiamo ad una partita equilibrata, può venire fuori il golletto del difensore. O magari un rigore, un’autorete. Non aspettiamoci che il migliore di entrambe le squadre sia quello che determina per forza di cose il match. Ci sono tante, troppe componenti in gioco”.
Allora puntiamo su Kim o Smalling? “Non sarebbe più una sorpresa perché questi due stanno prendendo gusto a segnare. Cerchiamone altri (ride, ndr)”.
Chi sono i campioni di Roma e Napoli? “Da una parte dico Pellegrini e gli attaccanti giallorossi. Ma lì davanti si devono sbloccare. Belotti e Zaniolo sono a secco, il capitano ha segnato solo su rigore, il che fa molto strano vedendo a classifica. Chissà che non si sblocchino proprio domenica… Nomino degli azzurri Kvaratskhelia, Osimhen, Zielinski e Politano”.
Cosa pensa di Mourinho e Spalletti? “Conosciamo bene entrambi. Sono due allenatori dall’esperienza straordinaria, che lavorano in maniera diversa e ottengono lo stesso i risultati. Parliamo di due persone competenti, intelligenti e capaci: hanno tutto. Mou è psicologia e comunicazione. Spalletti possiede inventiva. Sono eccellenze nel loro mestiere”.
Per lei la Roma ha la pelle di Mourinho. Cosa significa? “È una squadra che non molla, forte a livello di carattere, difficile da superare. Tutti gli allenatori hanno bisogno di uomini, prima che di giocatori. Mou ama trasferire la propria ferocia ai suoi ragazzi. E tutti lo seguono. Se ti dice: “Vai a 200 all’ora contro un muro” tu ci vai. Ci sa fare e parecchio. Non l’ho mai conosciuto, ma ho questa sua immagine. Mi piacerebbe una volta poter dialogare una mezz’oretta per parlare non solo di calcio”.
FONTE: Tuttosport – S. Togna