Dall’ammonizione a Ibra in poi Maresca ha compiuto una lunga serie di scelte sbagliate. A partire dal rigore concesso al Milan. Non tutti i contatti in area sono punibili: questa, in settimana, era stata l’indicazione dei vertici arbitrali. Sono da fischiare solo i rigori seri, aboliti i rigorini. Puntualmente, nella partita più importante della giornata, un normale contatto anca contro anca Ibanez-Ibrahimovic precedente all’intervento sul pallone del difensore è stato ritenuto falloso da Maresca che l’ha confermato nonostante la segnalazione e i dubbi del varista Mazzoleni.
Per una settantina di minuti il Milan ha meritato il successo, giocando con maggiore personalità e imponendo alla Roma una condotta difensiva. Alla squadra di Mourinho è stata negata però la possibilità del recupero. Siamo finiti dentro un calcio in cui le disposizioni arbitrali cambiano di settimana in settimana: quello che era buono ieri non lo è più oggi e quello che va punito oggi non lo sarà probabilmente domani (intervento di Kjaer su Pellegrini nel finale, un tocco identico a quello di Dumfries su Alex Sandro di domenica scorsa). In troppe occasioni sono gli episodi a decidere, anche stavolta la “regola” è stata rispettata. La conclusione è che non si capisce più una mazza: e non sarebbe niente se la confusione riguardasse chi osserva. Il guaio è che nel pallone sono andati proprio i direttori di gara.
FONTE: Il Corriere dello Sport – I. Zazzaroni