La maratona della Roma riparte domani da Napoli. A meno di settantadue ore dalla trasferta di Udine i giallorossi saranno già in campo nel big match del Maradona. L’onda lunga della vittoria all’ultimo respiro firmata da Cristante nei poco più di venti minuti (recupero compreso) giocati al Friuli certamente aiuterà un gruppo che dall’arrivo di De Rossi si è riscoperto «famiglia».
Quell’empatia, termine spesso usato da Mourinho, che proprio sotto la gestione dello Special One si era persa negli ultimi mesi col portoghese in panchina, oggi guida la lunga rincorsa ma alla Champions, che resta più viva e accesa che mai. I tre punti di Udine aiutano, ma calendario e tempi ristretti rendono comunque ancora ad oggi un qualcosa di molto vicino all’impresa terminare nelle prime cinque.
Lo spirito col quale il gruppo si è presentato per giocare il finale di match con l’Udinese pochi giorni dopo la pesante caduta dell’Olimpico sotto i colpi del Bologna ha permesso la festa finale e la corsa possibile. De Rossi ha elogiato lo spirito dei suoi, dall’autore del gol-vittoria a chi è partito per il Friuli con la certezza di non disputare neanche un minuto, ma ha festeggiato con l’entusiasmo puro di chi vive lo spogliatoio con coinvolgimento e pathos.
Elementi fondamentali per costruire i successi delle squadre, e che erano mancati terribilmente per metà stagione. I ventinove punti in tredici gare conquistate da DDR sono il simbolo di una ritrovata serenità e di una ricerca tattica differente, che ha reso liberi di esprimersi tanti giocatori prima abbastanza sottotono. Lo stesso bottino lo aveva messo insieme Mourinho in tutto il girone d’andata più la trasferta di San Siro, ultima panchina del portoghese con la Roma.
Una media di molto inferiore a due punti a partita quasi doppiata dall’ex Sedici che dopo ogni ko ha saputo risollevare la squadra grazie all’applicazione di tutti. Ora la marcia riprende da Napoli, pomeriggio che apre il trittico tremendo di campionato che proseguirà con la sfida interna con la Juve del 5 maggio fino alla decisiva trasferta di Bergamo sette giorni dopo (non si potrà giocare di lunedì vista la finale di Coppa Italia dell’Atalanta in programma il 15 maggio), inframezzati dalle notti europee col Leverkusen che possono regalare un altro sogno al popolo giallorosso, un anno dopo Budapest e due dopo il trionfo storico di Tirana.
Il vantaggio sui nerazzurri di Gasperini ora è di quattro punti, anche se c’è il famoso recupero del match con la Fiorentina ancora da calendarizzare. Lo stesso gap che separa i giallorossi dal quarto posto del Bologna, che però ha battuto la Roma sia all’andata che al ritorno. Tutto ancora da scrivere, perciò, e domani De Rossi troverà di fronte un’avversaria in crisi ma che può trovare motivazione solo nei big match (ha fermato l’Intera San Siro). Ma soprattutto che i giallorossi non battono a domicilio dal marzo 2018 (finì 2-4 per la squadra allora guidata da Di Francesco). E allora che riprenda la marcia, senza sosta per inseguire il sogno Champions.
FONTE: Il Tempo – L. Pes