E ora viene il bello. Perché con il successo senza storia di ieri a Crotone, la Roma non solo si conferma al terzo posto in classifica, ma si ritrova anche a tre punti dall’Inter caduta a Genova sotto i colpi dell’ex giallorosso Ranieri e a quattro dalla vetta della classifica dopo il ko del Milan. E domenica all’Olimpico c’è lo scontro diretto proprio contro i nerazzurri «feriti» di Conte, per una partita che può indirizzare la stagione delle due protagoniste. Ergo, serve una prova vera per mostrare di essere cresciuti e dimostrare al resto del mondo che la Roma quest’anno può dire la sua: almeno per un posto nella Champions del prossimo anno. Anche perché, cinque giorni dopo c’è in programma il derby con la Lazio: altra partita che non si può sbagliare.
La squadra di Fonseca ieri ha chiuso senza macchia o quasi (il gol nella ripresa di Golemic a risultato già acquisito fa storia a sé) una pratica che poteva apparire più facile di quanto in realtà non fosse, perché già più volte in passato i giallorossi avevano faticato a mostrare concentrazione e continuità contro squadre tecnicamente molto più deboli. Ieri invece pratica archiviata dopo trentaquattro minuti quando il rigore di Miki ha messo il risultato al sicuro dopo la doppietta (prima in campionato) di Borja Mayoral chiamato da Fonseca a sostituire Dzeko.
Già, perché l’altro successo della giornata è stato il «risparmio» del tecnico portoghese che, contro l’ultima in classifica, si è presentato senza otto giocatori, ha lasciato inizialmente fuori Dzeko, Veretout e Pellegrini, facendo giocare – tranne in difesa – una sorta di Roma 2 proprio in vista del big match di domenica prossima. Insomma massimo risultato con il minimo sforzo.
Redini del gioco in mano a Villar ormai padrone del centrocampo giallorosso con Cristante al posto di Veretout, Carles Perez per Pellegrini e l’attaccante spagnolo per Dzeko entrato solo nel finale per qualche minuto in scioltezza. Difesa confermata in blocco, così come i due esterni Karsdorp e Bruno Peres per mancanza di alternative. Formazione che per regolare il modesto Crotone, che viaggia ultimo in classifica a soli nove punti, è bastata eccome. Ma da ora si fa sul serio perché domenica l’impegno che aspetta i giallorossi sarà di tutt’altro tipo e servirà una svolta visto che finora, in questa stagione, con le «big» hanno sempre faticato.
Con l’Inter Fonseca &Co. avranno bisogno di qualità e intensità per gli interi novanta minuti per uscire a testa alta a prescindere da come andrà a finire. Perché all’Olimpico arriverà una squadra ferita, con il dente avvelenato, grande voglia di rifarsi e consapevole del fatto che non può perdere strada sui «cugini» rossoneri ancora in vetta al campionato: e non ne va solo del primato cittadino, dello sfottò tra tifosi che anche a Milano non scherza, ma dell’esito di una stagione ancora da decidere. Insomma, sarà un bel crocevia… per tutti!
FONTE: Il Tempo – T. Carmellini