Arrivato in sordina nella Capitale Max Tonetto è entrato sempre di più nei cuori giallorossi, aiutando la Roma di Spalletti a conquistare gli ultimi trofei in Italia: due Coppe Italia e una Supercoppa con Spalletti. Insieme al terzino giocava anche De Rossi, col quale ha condiviso lo spogliatoio fino all’estate del 2010, anno in cui poi a causa di una serie di infortuni, decise di ritirarsi. L’ex Samp e Lecce ha parlato dell’importanza del derby e del lavoro dell’ex compagno.
De Rossi ha detto che con il tempo ha imparato a gestire il derby. Come si approcciava lui e lo spogliatoio a que-sta partita? «La tensione si sentiva in tutto lo spogliatoio, ma essere romani e romanisti in un derby è veramente complicato da gestire. Ho vissuto Daniele per 4 anni e confermo che comunque è migliorato nella sua gestione, ma le prime volte è stata tremendo. Sdramatizzava praticamente sempre, trovava sempre la battuta anche alla viglia di partite importantissime, ma in quella partita non era così, si vedeva che lui stava per affrontare un match diverso».
Come valuta il percorso di De Rossi finora? Il pareggio di Lecce potrebbe aver complicato la corsa alla Champions? «Ha avuto un ottimo impatto, arrivava tra le polemiche con una squadra che stava andando molto male e nona in classifica. In pochissimo tempo ha dato un’impronta alla squadra e i risultati si sono visti, poi è impensabile che da qui a fine stagione le possa vincere tutte. A Lecce si poteva fare meglio, però in un percorso di crescita ci può anche stare. La partita con la Lazio è importante per tanti motivi: primo perché veniamo da tanti derby in cui si è fatta grande fatica sia in termini di risultati che di gioco; secondo perché c’è bisogno di far punti e di avvicinarsi il più possibile al quarto posto, visto che non sappiamo se il quinto potrà essere utile per la Champions, visto anche lo scontro diretto con Bologna e Juventus all’Olimpico».
Dall’altro lato c’è Tudor, che impressione le ha fatto questa nuova Lazio? «Sicuramente ha trovato una vittoria molto importante in campionato come poi però arrivata una brutta battuta d’arresto in coppa. È una squadra che probabilmente qualche problema ce l’ha e bisogna essere bravi a trovarlo e a sviscerarlo da subito perché se un allenatore come Sarri si è dimesso».
Nel suo ruolo attualmente ci sono Spinazzola e Angeliño. Chi farebbe giocare? «Sono due ottimi giocatori e Daniele farà delle valutazioni anche rispetto agli altri 10 in campo e all’assetto tattico, ma io ho un debole per Spinazzola, perché se al 100% fa la differenza in qualunque partita, quindi voto lui».
Dopo ci sarà il Milan, l’esito della stracittadina potrebbe influenzare le gare europee? «Bisogna dosare bene le energie fisiche, mentali e morali perché è ovvio che un risultato negativo, ma anche positivo, perché anche l’entusiasmo va gestito, in qualche modo influenza. Però è una partita di livello in uno stadio complicato come San Siro con una squadra di grande qualità e così come il derby sarà molto importante saper controllare l’emotività della squadra».
FONTE: Il Tempo – M. Cirulli