Alla fine della partita contro il Frosinone anche Leandro Paredes è uscito dal campo tra gli applausi. Merito di un secondo tempo giocato a buon livello, sicuramente a un ritmo diverso dalla prima metà di gioco nettamente insufficiente. Ecco, i due volti della gara dell’argentino sicuramente rispecchiano anche la prestazione dell’intera squadra. Passata sì in vantaggio nel primo tempo ma senza creare troppe occasioni da gol, né strafare sul piano del gioco.
Nei secondi quarantacinque minuti invece è scesa in campo una Roma sicuramente positiva, più verticale e da un passo migliore anche in mezzo al campo. Numeri decisamente insufficienti quelli del primo tempo, totalmente diversi invece nella ripresa nella distribuzione del gioco: 45 passaggi su 49 riusciti con il 91,8% di precisione, stessa percentuale di precisione dei passaggi nella trequarti avversaria. Poi undici possessi guadagnati, cinque duelli vinti e tre contrasti vinti su quattro.
Dati sicuramente confortanti e che possono migliorare di partita in partita “Perché mi sto trovando piano piano sempre meglio – ha detto Leandro dopo la partita -. Mi sento bene e penso che possiamo migliorare tutti insieme. Possiamo fare molto meglio, abbiamo tanta qualità e cercheremo di migliorarci”. Qualità che la Roma non ha potuto dimostrare al meglio a causa degli infortuni che l’hanno colpita in queste prime sette gare di campionato.
Lui no, lui è sceso in campo in tutte le partite stagionali (compresa la gara contro lo Sheriff), per di più dal primo minuto. Con alti e (tanti) bassi, ma soprattutto il bisogno di giocare per migliorare. Perché Leandro non ha svolto la preparazione pre stagionale con il Psg e ha avuto bisogno di tempo per rimettersi in forma: il lavoro atletico durante le partita lo sta aiutando a migliorare nella condizione e nel ritmo partita, uno dei punti dolenti per lui in questo avvio. Ecco perché Mourinho lo schiera sempre in campo: più gioca e più ha possibilità di crescere nella condizione e, naturalmente, nel feeling con il gruppo: “Abbiamo tanti margini di miglioramento, non solo difensivamente ma anche offensivamente. Vogliamo lavorare e migliorare, abbiamo gente giovane che può aiutarci e gente con esperienza”.
“Siamo da Champions, abbiamo la squadra per lottare l davanti con le grandi squadre. Sappiamo che ci sono squadre forti, però anche noi abbiamo un gruppo pronto per essere nella parte alta della classifica”. Adesso Leandro, come tutta la squadra, dovrà dimostrarlo in campo.
FONTE: Il Corriere dello Sport – J. Aliprandi
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