Ventotto tiri e quattro pali prima di esultare. La Roma domina ma deve aspettare il minuto 99 ed un rigore sacrosanto per strappare tre punti contro uno Spezia in dieci per un tempo intero. A portare tre punti pesantissimi nella corsa europea è Abraham che segna il penalty dopo aver sbagliato di tutto sotto porta proprio sotto il settore degli oltre mille tifosi arrivati in Liguria. Ma l’inglese non è stato l’unico a mettersi le mani nei capelli contro uno straordinario Provedel. Ci hanno provato tutti: da Pellegrini a Mkhitaryan passando per Zaniolo e Cristante.
Il muro ligure è rimasto su nonostante l’ingresso in campo di tutti gli attaccanti a disposizione della coppia Foti-Salzarulo che ha sostituito Mourinho rimasto in hotel come dimostra l’esultanza folle su Instagram al fischio finale. Come detto lo Spezia è rimasto in dieci per il doppio giallo ad Amian, ma sarebbe potuto finire in 9 se Fabbri non avesse risparmiato un altro giallo ad Agudelo nella ripresa.
L’arbitro a fine partita è stato, però, duramente contestato dai tifosi spezzini e da Tiago Motta. “Ci aspettiamo le scuse per alcune scelte arbitrali. A fine campionato le grandi squadre hanno sempre Il rigore? Si anche per quello”. Eppure il calcio in faccia rimediato da Zaniolo (nato proprio da queste parti) sembra chiaro. Il numero 22 era partito dalla panchina e nel pomeriggio si è molto discusso per alcuni like ai giocatori della Juve.
Sul campo, però, ha dato la scossa oltre a rimediare il rigore che Abraham ha voluto tirare a tutti i costi prendendo il pallone dalle mani di Pellegrini. “La porta sembrava stregata, ma era importante la vittoria. Rigore? Lorenzo, che è il rigorista, mi ha tolto ogni pressione, mi ha dato un bacio e mi ha fatto in bocca al lupo. Sono innamorato di questi tifosi, Roma è casa mia”, le parole dell’inglese. “Ci è mancata cattiveria prima però”, ha sottolineato Cristante.
FONTE: Leggo – F. Balzani