Qualcuno, scherzandoci su, l’ha chiamato anche Capitan Quarantena. Se c’è un giocatore che assieme a Dzeko ha fatto un po’ di tutto per tenere unita la Roma in questo periodo di lockdown, quello è proprio Lorenzo Pellegrini.
In questo periodo di stop Pellegrini si è prodigato per tenere unite le parti: è stato spesso al telefono, ha cercato di far sentire la sua vicinanza ai compagni più fragili dal punto di vista psicologico e ha fatto anche il sindacalista, svolgendo un ruolo chiave nell’accordo poi firmato da squadra e staff sul taglio degli stipendi (tante, a tal proposito, anche le telefonate con Damiano Tommasi, presidente dell’Assocalciatori).
In questi due mesi Lorenzo è stato uno dei più attivi anche con Roma Cares, dedicandosi alle tante iniziative benefiche messe in piedi dal club. Adesso ci sarà poi da capire quale sarà il suo futuro di Pellegrini. Fosse per lui resterebbe per sempre alla Roma, così come il club vuole continuare a puntarci come giocatore e come uomo. Poi, però, ci sono anche i conti da sistemare.
Le possibilità che Pellegrini non parta sono alte, possibilità che però scenderebbero in caso di stop definitivo della stagione. Resta infatti la clausola da 30 milioni e per l’atteso rinnovo del suo contratto (scadenza nel giugno 2022) allo stato attuale è tutto fermo.
FONTE: La Gazzetta dello Sport – A. Pugliese