Prima davanti a Trigoria e poi con dei fuochi d’artificio fuori lo stadio. I tifosi hanno provato a far sentire la loro presenza, anche se avrebbero voluto riempire l’Olimpico come in passato. Nello sguardo stremato di Mancini a fine partita, nella rabbia di Cristante e nel senso di sacrificio di Pellegrini c’è tutta la voglia che aveva la Roma di prendersi la semifinale. Un forte sapore romano visto che è stato decisivo anche Riccardo Calafiori.
Una discesa sulla fascia dove sembrava che a spingerlo ci fossero davvero i tifosi. Peccato per l’infortunio alla coscia da valutare: “Non credo sia una lesione, poi vedremo. Sono contento e ormai abituato a questi ritmi. Lo so che ho davanti Spinazzola che è fortissimo, ma cerco sempre di dare il massimo“, racconta a fine partita.
Mancini, che non ci sarà a Manchester per squalifica, è uscito in lacrime, Dzeko negli ultimi minuti ha fatto l’allenatore in panchina, Mayoral ha tenuto benissimo palla, Pellegrini è stato capitano e leader ben oltre la fascia al braccio. “Siamo davvero contenti, ma adesso è importante trattenere l’euforia. Dobbiamo pensare alle prossime tre partite, perché tre vorremmo giocarne. Ma per essere grandi bisogna battere i grandi“, dice con onestà Lorenzo.
FONTE: La Gazzetta dello Sport – C. Zucchelli