Che la Roma segni poco è un fatto risaputo – i giallorossi hanno il nono attacco della serie A ed in totale sono solo 21 i gol stagionali in 16 partite – Ma che quando lo fa, molto spesso ci sia lo zampino di Lorenzo Pellegrini è una certezza. Quello per la testa di Tammy Abraham, che lo ha ringraziato pubblicamente con un post su Instagram per il “favore”, per il capitano è stato il settimo assist stagionale, a cui vanno aggiunti 2 gol che portano a 9 ii totale delle sue partecipazioni alle reti romaniste, cioè oltre il 40% del totale.
Ha rischiato di non giocare in Finalndia, Pellegrini. “Lorenzo era infortunato, aveva un problema al flessore, ma ha voluto restare in campo”, aveva detto lo Special One dopo la gara con il Napoli. Problema superato, altrimenti Mourinho non lo avrebbe rischiato in una partita che, soprattutto dopo la sconfitta del Ludogorets contro il Real Betis, aveva perso quasi definitivamente di significato, rimandando tutto al match da dentro o fuori dell’Olimpico di giovedì prossimo. Forzarlo, col rischio di perderlo alla vigilia di un mini-ciclo decisivo che nei prossimi 15 giorni metterà i giallorossi di fronte a Verona, Ludogorets, Lazio, Sassuolo e Torino, sarebbe stato un rischio troppo grande. Pellegrini non ha solo giocato, ma ha trovato il modo di disegnare l’ennesimo assist: lo scorso anno a questo punto della stagione i suoi passaggi vincenti erano 3 (alla fine saranno 8), anche se i gol segnati nelle prime 15 gare erano 8, contro i 2 attuali.
Della buona vena del numero 7 ha beneficiato l’uomo che più di tutti ne aveva bisogno, cioè Abraham. Il centravanti inglese non aveva ancora segnato in Europa League, ed era fermo alle 2 reti realizzate in campionato, seppure molto pesanti, contro la Juventus e l’Empoli, entrambe in trasferta: l’ultima volta aveva esultato il 12 settembre.
Tiago Pinto, aveva scommesso su di lui: “Penso che alla fine avremo Abraham come capocannoniere della Roma“. Tammy ha risposto in campo, ed ora è pronto a ripartire per ripetere il cammino della passata stagione: anche lo scorso anno era partito col freno a mano tirato, frenato anche dalla sfortuna che si era manifestata sotto forma di pali e traverse colpiti, ma poi ha preso il via ed ha cominciato a segnare con continuità. A fine stagione i gol furono 27 tra campionato e coppe, ora è cominciata la sua rincorsa
FONTE: Il Corriere della Sera – G. Piaacentini