“Cerco di non pensare al giorno della finale, voglio vivere tutto come verrà”. Lorenzo Pellegrini scruta la storia. La storia della Roma, che è diventata anche buona parte della sua vita. Se vince contro il Feyenoord, diventa il primo capitano romano ad alzare una coppa europea. È tanto. È troppo. È il massimo.
“Questa partita – racconta al sito dell’Uefa – non parte dall’inizio della stagione. Ma da molti anni fa. Mi emoziona tantissimo il percorso che ho fatto per arrivare qui“. Una strada che per un giovane uomo ambizioso come lui può essere un punto intermedio, se non un inizio. Non certo il traguardo definitivo.
Ha giocato la migliore stagione da quando veste la maglia della Roma. E forse niente accade per caso. Ereditando la fascia di capitano da Dzeko, ha percepito la responsabilità di un ruolo speciale: “Ma la responsabilità è soprattutto trasmettere ai propri compagni il significato di essere alla Roma. La Roma è una squadra che rappresenta un popolo. Per questa ragione, dopo un periodo straordinario in cui abbiamo visto lo stadio sempre pieno, credo che meritiamo di tornare a casa con la coppa“.
FONTE: Il Corriere dello Sport – R. Maida
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