Con Dybala ai box, José Mourinho è pronto a varare una nuova coppia d’attacco che così nuova non è, visto che ormai sta consolidando feeling e movimenti da diverse partite. E allora, nella sfida di domenica prossima contro il Monza toccherà al tandem composto da Romelu Lukaku e Andrea Belotti dimostrare che i giganti sanno far bene al cuore.
Il paradosso è che entrambi i centravanti sono reduci dalla stagione più nera della loro carriera da big. Certo, l’attaccante belga nella scorsa annata aveva segnato pur sempre 14 gol, ma quello italiano si era fermato a soli 4 centri, per giunta con un vistoso “zero” nella casella delle reti in campionato. Per questo, con motivazioni completamente diverse, tutti e due avevano voglia di partire forte per dimostrare ai loro detrattori che su di loro ci si può contare.
E che la nuova coppia abbia convinto Mourinho a puntare sulla formula delle due torri è dovuto anche all’impegno che entrambi hanno messo per inventarsi coppia. L’allenatore portoghese, alla vigilia del match contro lo Sheriff in Europa League, aveva spiegato che come filosofia di base preferisce giocare con una punta forte fisicamente (Lukaku, Belotti) e una rapida (Dybala, El Shaarawy, Azmoun, anche se con caratteristiche diverse).
Invece Romelu e Andrea hanno dimostrato che, se c’è voglia di sacrificarsi, anche due attaccanti con caratteristiche analoghe possono fare bene in tandem. Certo, il merito è molto di Belotti, che si sacrifica in copertura con uno stoicismo assai gradito dall’allenatore e dai tifosi, ma a Cagliari si è visto che Lukaku a un certo punto ha preferito giocare più arretrato per dare spazio solitario davanti al compagno, che lo ha ripagato segnando. Quanto è bastato perché Big Rom gli dicesse: “Hai visto? Te l’avevo detto”.
FONTE: La Gazzetta dello Sport – M. Cecchini
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