Trattenere i gioielli di famiglia, confermare i giocatori arrivati in prestito e piazzare gli esuberi che hanno tante richieste di mercato. Gianluca Petrachi è tornato a parlare ad oltre due mesi di distanza dall’ultima intervista pubblica, quella rilasciata in vista della sfida con il Cagliari, gara giocata subito prima dello stop alle competizioni.
Il ds della Roma ha voluto rassicurare tutti sul futuro di Zaniolo (la Juventus è tornata invano alla carica) e di Pellegrini: “Nicolò rappresenta un po’ il giocatore che emoziona i tifosi, faremo di tutto per trattenerlo. Poi il mercato ti mette davanti a tante difficoltà e situazioni contingenti, ma la volontà è quello di mantenere i nostri big. Pellegrini ha una clausola, ma è un ragazzo molto legato alla Roma. Ho – ha detto a Sky – pochi dubbi sul fatto che possa pensare di lasciarci in questo momento. Ha visto la credibilità del club e quanto sia cambiato nell’ultimo anno”.
Il dirigente salentino ha poi affrontato le tematiche relative a Smalling e Mkhitaryan – c’è parecchia fiducia su una permanenza – e quelle che riguardano le strategie di mercato: “Si trovano bene da noi. Il club farà di tutto per tenere entrambi i ragazzi, soprattutto per la loro volontà di rimanere. Mi piacerebbe costruire una Roma ancora più forte e solida, credo che ci sia l’intelaiatura giusta, è stata fatta una grandissima semina. Se dovessimo vendere qualcosa, saremo bravi a investire i soldi incassati. Il trading deve essere fatto, ma cercando di sbagliare poco. Cessione del club? La situazione attuale sta facendo andare a rilento un po’ tutto”.
Tra i primi compiti di Petrachi – per l’attacco è stato offerto il giovane Nuñez dell’Almeria – ci sono le cessioni da effettuare per alleggerire il bilancio: “Per Schick il Lipsia ancora tergiversa, proveranno ad avere uno sconto, ma noi non siamo qui ad elemosinare. Se non dovesse essere riscattato rischiamo di incassare ancora di più, ha mercato. Defrel e Gonalons verranno riscattati con la salvezza di Sassuolo e Granada, mentre su Florenzi ci sono due squadre molto interessate e potremo valutare anche la cessione. Under? Interessa a molti, perché è appetitoso, ma è prematuro parlarne”.
In chiusura il ds giallorosso si è levato più di qualche sassolino dalla scarpa: “Purtroppo sono una persona scomoda in questo ambiente, che presenta tante insidie, perché non regalo niente a nessuno dal punto di vista mediatico. Ho la fiducia della società. Fonseca è preparato e capace, una persona di spessore, intelligente oltre la normalità, ma devo aiutarlo a capire le caratteristiche della Serie A. Se questo avviene anche con dei confronti forti ben venga. Mandragora e Rugani non entreranno nel nostro progetto tecnico”. Impossibile negare che tra Fienga e Paratici siano andati in scena alcuni colloqui (già a gennaio c’era stato un contatto per il centrocampista ora all’Udinese), ma in effetti negli ultimi giorni l’asse per uno scambio con Cristante si è piuttosto raffreddato. Di certo non si può accusare Petrachi di fare zero a zero quando parla.
FONTE: Il Tempo – F. Biafora