Forse si è peccato di eccessivo ottimismo quando, presentando l’avvio del Dibattito Pubblico, si è azzardata la previsione che il progetto definitivo sarebbe stato consegnato nei primi giorni di gennaio. Forse non si era tenuto conto dei tempi tecnici che sarebbero serviti per completare quella fase, e certamente non si poteva immaginare come anche il contesto intorno al club sarebbe cambiato nelle settimane successive. (…)
Fatto sta che per lo stadio della Roma sembrava di essere tornati indietro di anni, all’incubo dei ripensamenti grillini, o ai guai giudiziari di Parnasi. Niente di più lontano dal vero ovviamente. Perché l’errore, se di errore vogliamo parlare, è stato solo quello di aver sottovalutato questa fase dell’iter, immaginando forse che il Comune si sarebbe limitato a bocciare sommariamente le proposte contenute nel dossier emerso dal Dibattito Pubblico. (…)
Dall’Urbanistica infatti si è deciso di prendere seriamente in considerazione questa fase, attribuendole il massimo del rispetto istituzionale, forse anche per evitare possibili ricorsi, che sembrano essere sempre dietro l’angolo quando si parla di stadio fin dai tempi di Dino Viola, e quindi di rispondere punto per punto alle proposte arrivate. Un lavoro lungo che finalmente sembra essere arrivato agli sgoccioli, con l’Assessorato guidato da Maurizio Veloccia pronto a trasmettere gli atti alla Roma, a pochi giorni dal termine previsto per legge (fine mese, ndr).
Una volta ottenuto il dossier il club giallorosso dovrà poi completare il progetto e presentarlo in Comune. Fatto questo non ipotizzabile possa avvenire in pochi giorni, ed anzi cautela suggerisce un’attesa almeno di un mese. Il traguardo del progetto definitivo è presumibile possa essere fissato quindi per marzo, settimana più o settimana meno. Nel frattempo si continua a lavorare, ed anzi già da alcuni giorni sono iniziate le indagini geognostiche e archeologiche nell’area di Pietralata, nonostante l’opposizione dei residenti (legittime sul piano umano, meno su quello legale) e dei “detentori precari” (queste meno legittime) che minacciano ostruzionismi vari.
FONTE: Il Romanista – A. De Angelis