Ieri mattina è stato effettuato lo sgombero in Via degli Aromi, situata all’interno dell’area di Pietralata su cui sorgerà il nuovo stadio della Roma. La decisione per certi versi sorprendente di anticipare l’intervento ad agosto (si riteneva inizialmente che avrebbe avuto luogo a settembre) ha portato all’arrivo, intorno alle ore nove di ieri mattina, delle forze dell’ordine.
Una ventina i membri della polizia locale presenti sul posto, divisi tra quelli entrati a monitorare l’interno della zona, inaccessibile per esterni e stampa, e quelli rimasti fuori, a controllare i documenti delle varie auto recatesi per entrare. Paradossalmente infatti con l’inizio dello sgombero Via degli Aromi è andata riempiendosi, più che svuotandosi: tanti i parenti accorsi per aiutare le due famiglie residenti (per un totale di 4 persone) a portare via tutto.
Una mattinata sicuramente non facile per i residenti, vista anche la sentenza del Tar del Lazio che il 1° agosto aveva respinto il ricorso contro lo sgombero, fondamentale per il prosieguo del progetto della Roma. Pochi giorni fa era arrivato il no anche del Consiglio di Stato, al quale i residenti avevano fatto ricorso, che aveva negato anche la sospensiva allo sgombero richiesta dai ricorrenti.
Alle 14 di ieri l’area è stata dichiarata sgombra, con le forze dell’ordine che hanno abbandonato il territorio dopo aver chiuso l’accesso alla zona. Un passaggio questo sicuramente di grande importanza per il mondo Roma, che segue la giornata del 24 luglio scorso, quando la dirigenza, nelle figure di Ryan Friedkin e Lina Souloukou, aveva svelato al sindaco Roberto Gualtieri il rendering del progetto del nuovo impianto sportivo.
È indubbio che nelle ultime due settimane la vicenda stadio di Pietralata abbia subito un’accelerata. Si procede, forse anche più velocemente di quanto si potesse immaginare, considerando il periodo estivo. L’anticipo dello sgombero concede, o meglio fa guadagnare, ulteriore tempo al club, che adesso può davvero puntare a presentare il progetto definitivo entro la fine del 2024. Rispettare questa timeline significa continuare a guardare con ottimismo all’obiettivo 2027 (…).
FONTE: Il Romanista – Pietro Laporta