Ci sono amori che ritornano e avventure così fugaci da essere ricordate appena. C’è Matteo Politano, nato a Montemario proprio a due passi dall’Olimpico, che finalmente potrà coronare il sogno di vestire la maglia giallorossa della prima squadra. E c’è Leonardo Spinazzola, arrivato a luglio in un discutibile scambio con Luca Pellegrini, già pronto a fare le valigie con destinazione Milano. Lo scambio tra Roma e Inter è stato definito ieri sulla base del doppio prestito con obbligo di riscatto. La differenza tra i valori a bilancio e ammortamento dei rispettivi cartellini è di 8,5 milioni di euro.
Il cartellino di Spinazzola è valutato 26,5 milioni di euro, quello di Politano poco meno di 20. Per questo entrambi i cartellini sono stati valutati 30 milioni. Già oggi i due – assistiti da Davide Lippi – sosterranno le visite mediche. Spinazzola firmerà un triennale da 2,7 milioni mentre Politano ha detto sì a un quadriennale da 2 milioni. Il terzino ha perso da tempo il posto da titolare ed è stato spesso ai box per problemi muscolari mentre l’attaccante ha giocato appena 2 partite da titolare con Conte. Un affare per tutti quindi considerata la necessità della Roma di sostituire lo sfortunato Zaniolo (ieri visita di Gravina a Villa Stuart e lunga telefonata di Fonseca) e quella dell’Inter di avere un altro esterno destro per il centrocampo a 5 di Conte.
Un affare soprattutto per Politano che non vedeva l’ora di tornare a casa sua. Matteo, infatti, è cresciuto calcisticamente nel Selva Candida (a due passi da Boccea) dove a notarlo è stato un certo Bruno Conti su indicazione del segretario Buffetti e dell’osservatore Olivieri. Proprio Marazico lo ha contattato al telefono. Il suo idolo è sempre stato Maradona, ma è sempre rimasto coi piedi per terra e ha una famiglia solida alle spalle, le parole di Buffetti.
Il vero salto di qualità lo ha fatto proprio alla Roma sotto la guida di Stramaccioni negli Allievi con i quali si è laureato Campione d’Italia nel 2010. Il club ha preferito cederlo: prima in prestito a Perugia e Pescara, poi a titolo definitivo al Sassuolo dove è letteralmente esploso conquistando pure l’azzurro. Ma il mercato non finisce qui. A Fonseca, senza Spinazzola, manca un terzino. Piacciono Barisic dei Rangers, Iacoponi del Parma e Barreca del Genoa. A centrocampo congelato l’arrivo di Villar dall’Elche visto che il Valencia (che detiene l’80% del cartellino) vuole riportarlo a casa.
FONTE: Leggo – F. Balzani