Tumminello colpisce ancora, la Roma pure, battendo l’Inter per la quarta volta di fila, che diventa la quinta contando la semifinale scudetto dello scorso 31 maggio, vinta ai rigori: anche stavolta era una semifinale, un ritorno di Coppa Italia, manifestazione che la squadra giallorossa contenderà alla rivelazione Virtus Entella. Finale 2-1 a Sesto San Giovanni l’ultimo gol – non decisivo, visto l’1-0 dell’andata – lo ha segnato Marco Tumminello, quello che da 3 gare va in panchina con Spalletti come vice Dzeko: è il quinto negli ultimi 8 mesi ai nerazzurri, ma una partita l’aveva saltata per squalifica, nell’altra in cui non ha segnato aveva esultato per quella che si è poi rivelata un’autorete. Negli ultimi tre precedenti – Supercoppa, andata in campionato e in Coppa Italia – l’Inter non era riuscita neppure a segnare, Pinamonti ha rotto l’incantesimo al 39’ della ripresa, ma non è bastato.
SFIDA IN MEDIANA — Il tecnico nerazzurro Vecchi opta per una mediana di fisico e sostanza, con l’honduregno Rivas a destra e il ghanese Danso ai lati del nigeriano Awua, e prova a sorprendere De Rossi schierando all’ala destra Rover, che sabato contro il Palermo ha giocato la seconda partita in Primavera (trovando il primo gol): al centro Pinamonti, a sinistra il senegalese ex Sassuolo e Bologna Souare. Per la Roma un solo straniero nell’undici, l’ala sinistra Keba, che rispetto al solito arretra il raggio d’azione, trasformando l’abituale 4-3-3 giallorosso in un 4-4-2 col doppio centravanti, Soleri qualche metro davanti a Tumminello. Solo panchina per l’ex rifugiato camerunese Perfection: al posto dello squalificato Bordin viene avanzato Grossi, con Ciavattini che prende il suo posto in difesa accanto a Marchizza.
AVVIO NERAZZURRO — Nel primo tempo è l’Inter a fare la partita, e Rover ci tiene a far bella figura: la sua prima conclusione è respinta da Crisanto (riprende Mattioli, fuori di poco), la seconda deviata dal portiere di quel tanto che basta per mancare l’angolino basso e finire in angolo, tra le due occasioni una botta da fuori di Danso che centra la traversa. La Roma tiene botta, ma Di Gregorio resta inattivo: verso la sua porta giusto una punizione di Marchizza – al centro del mercato: lo ha chiesto il Sassuolo, insieme a Tumminello, se Defrel dovesse finire da Spalletti – che però sfila alta. Prima dell’intervallo Spinozzi, toccato duro da Awua, lascia il posto al croato Anocic: mediana completamente inedita per i giallorossi, con due interni che abitualmente giocano stopper e terzino.
DAVANTI A TONI — Maggiore equilibrio nella ripresa, con Frattesi che prova a impensierire Di Gregorio con un tiro-cross, al 19’ Vecchi si gioca il tutto per tutto inserendo il francese Bakayoko, che aveva esordito coi grandi in Europa League sostituendo Pinamonti contro lo Sparta Praga: stavolta esce Danso, e si passa al 4-2-4. L’All-In non porta bene: 4’ dopo il cambio la Roma calcia la palla avanti, Di Gregorio si avvicina a Gravillon per ricevere il retropassaggio, ma il controllo del difensore non è buono, Tumminello recupera palla e serve Soleri, che infila nella porta vuota. In tribuna Luca Toni, a cui il centravanti romano viene accostato da anni. La partita sembra chiusa, Tumminello cerca prima il secondo assist poi il gol di testa, la riapre al 39’ Pinamonti, superando in velocità Pellegrini e infilando Crisanto all’angolino basso, sul secondo palo. La scossa si sente: nell’azione successiva Bakayoko sulla sinistra sfonda e calcia di potenza, intervento difficile e decisivo del portiere giallorosso, che blocca in due tempi. L’1-1 non basta, e neanche tiene: al 46’ Tumminello mette a sedere Gravillon e infila Di Gregorio da posizione angolata, risparmiando ai suoi un po’ di ansia nel recupero.
CHE ENTELLA — In finale la Roma se la vedrà con l’Entella, che dopo il 2-2 dell’andata in Toscana ha rifilato un clamoroso 4-3 alla Fiorentina, con tripletta del portoghese Mota Carvalho e gol del 2-0 di Alluci. Sul 3-0 la reazione dei viola, che schieravano il terzino destro Scalera e il centrocampista Castrovilli, arrivati ieri dal Bari con 3 e 10 partite in B nel curriculum: Gori e Sottil portano la gara sul 3-2, ma il terzo gol, firmato Mlakar, arriva solo dopo il quarto dei liguri, che ora sognano un’altra impresa. Ma tra loro e una prima, storica Coppa Italia, c’è la Roma campione d’Italia.
INTER-ROMA 1-2 (0-0)
MARCATORI Soleri (R) al 23’, Pinamonti (I) al 39’ s.t., Tumminello (R) al 46’ s.t.
INTER (4-3-3): Di Gregorio; Mattioli, Gravillon, Lombardoni, Cagnano; Rivas, Awua, Danso (19’ s.t. Bakayoko); Rover, Pinamonti, Souare (9’ s.t. Belkheir). (Dekic, Nolan, Sala, Valietti, Minelli, Brignoli, Putzolu, Piscopo, Bollini Frigerio, Mangano). All. Vecchi.
ROMA (4-4-2): Crisanto; De Santis, Ciavattini, Marchizza, Pellegrini; Frattesi, Grossi, Spinozzi (44’ p.t. Anocic), Keba; Soleri, Tumminello. (Romagnoli, Ciofi, Diallo Ba, Marcucci, Cappa, Franchi, Valeau, Antonucci, Perfection, Greco). All. De Rossi.
ARBITRO: Zanonato di Vicenza.