Al Psg è la Champions League il vero sogno degli emiri del Qatar. Per questo adesso a Parigi. salgono le quotazioni di José Mourinho – uno specialista in vittorie – come erede di Galtier, destinato alla giubilazione a fine stagione. Occhio, però, perché il futuro non è ancora scritto.
Fino a poco tempo fa, infatti, nelle segrete stanze della società si escludeva il possibile arrivo dello Special One e, d’altra parte, anche nell’entourage del portoghese non c’era grande entusiasmo nell’intraprendere l’avventura parigina, nonostante la possibilità di faraonici investimenti, almeno in confronto a quelli concessi alla Roma.
Motivo? Mou ama fare gruppi granitici, e sapere invece che alcuni giocatori possano relazionarsi direttamente con la proprietà araba, di fatto scavalcandolo, non è un sistema di lavoro che gradisce. Adesso però, con l’addio certo di Messi e quello auspicato di Neymar, resterebbe solo fare quadrato con Mbappé.
Un problema però sembra esserci. È noto come il primo sponsor di Mourinho sia il suo amico Campos che – dopo aver lavorato con lui al Real Madrid – voleva portarlo anche al Milan quando era in predicato di diventare dirigente della società rossonera. I sussurri francesi, però, raccontano che in questa fase il rapporto fra Campos e Mbappé non siano ai massimo storici, e questo potrebbe essere un ostacolo nella creazione di quel feeling indispensabile al progetto.
Una cosa è certa: il vero sogno del Psg sarebbe convincere Zinedine Zidane ad accettare la loro offerta. Proprio per questo stanno elaborando una possibile lista di alternative, che adesso contiene anche Mourinho, ma non solo.
FONTE: La Gazzetta dello Sport – M. Cecchini
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